Un gruppo di vacanzieri italiani ascolta la guida che spiega, sotto il sole, tutta la storia del palazzo di Castello che, ormai da tempo, ospita la prefettura. Poco più avanti, in direzione viale Buoncammino, smartphone accesi e foto mozzafiato sul panorama sino ai monti di Capoterra. I turisti ci sono, a Cagliari, nel Ferragosto 2020 segnato dall’emergenza Coronavirus. Non solo italiani: c’è chi passeggia tra via Garibaldi e via Manno e parla inglese e francese. Da un’altra vista unica, quella del Bastione, i selfie romantici delle coppie quasi si sprecano: l’età media? Quaranta-quarantacinque anni. Vacanzieri in una città con bar e ristoranti aperti, qualche negozio d’abbigliamento ha le serrande sollevate ma, un “classico” degli ultimi anni, la maggior parte dei negozi sono chiusi. Chi non è voluto andare sino al mare, in una giornata caldissima e con l’allerta meteo per il grande caldo in vigore, ha visitato la parte storica della città.
E, per la pausa pranzo, non sembra ci siano state grandi pretese da parte di una buona fetta di vacanzieri: sotto la statua di Carlo Felice, ai tavolini o nelle panchine di piazza Yenne, in tanti si sono accontentati di un panino, un tramezzino e una bottiglietta d’acqua. O, ancora, sotto i portici di via Roma, dopo aver fatto foto a una delle novità dell’estate 2020 a Cagliari, la maxi ruota panoramica al porto. Capitolo mascherine? La maggior parte dei turisti a spasso le tenevano calate sul mento, pronti a sollevarle in caso di necessità, e qualcun altro attaccate al braccio. Ma c’è anche chi non le ha indossate, tenendole magari in tasca durante la passeggiata.







