Cagliari, segnaletica “a singhiozzo” e cartelli di divieto: i residenti denunciano confusione e rimozioni a sorpresa
Una cartellonistica poco visibile, spostata continuamente da pedoni e automobilisti, parcheggi regolarmente segnati con strisce bianche ma resi all’improvviso off-limits, rimozioni forzate senza che i lavori annunciati vengano mai eseguiti. È il quadro descritto da un abitante del centro di Cagliari, che racconta un fenomeno iniziato circa un anno fa e diventato ormai, secondo lui, “quasi uno sport”.
L’uomo, che vive da anni nel centro di Cagliari, riferisce che lungo diverse vie – in particolare via Sassari, piazza del Carmine e l’area di piazza Yenne nei pressi del supermercato Crai – vengono posizionati periodicamente cartelli provvisori di divieto di sosta per “lavori in corso” o per “garantire il transito dei mezzi ATS”.
Divieti spesso estesi addirittura per mesi, come nel caso dell’ultimo segnale comparso “da ieri”, valido per dieci mesi consecutivi.
Eppure, sostiene il lettore, «di lavori non se ne è mai visto neppure l’ombra. Non hanno mai spostato un sasso». La situazione è aggravata dal fatto che i cartelli, montati su basi leggere e facilmente manovrabili, vengono spostati sul marciapiede o più vicino ai muri dai passanti, rendendoli praticamente invisibili da chi parcheggia.
«Capita di arrivare, vedere altre macchine regolarmente posteggiate e non notare nulla. Poi la mattina dopo la macchina non c’è più» racconta. È quanto accaduto anche a lui all’inizio dell’anno: soltanto dopo la rimozione ha scoperto un cartello “mezzo piegato e nascosto” che ne giustificava lo spostamento.
Il problema, secondo i residenti, non è solo economico ma anche di trasparenza: la segnaletica orizzontale continua infatti a indicare la presenza di parcheggi liberi, mentre quella verticale – spesso poco visibile o spostata – ne vieta l’uso anche per periodi molto lunghi. «Se i mezzi devono passare realmente, allora che tolgano il parcheggio in modo definitivo. Ma così ci cascano tutti: cittadini e turisti».
Il fenomeno, afferma l’uomo, si ripresenta regolarmente: «Nel giro di qualche giorno i cittadini si stancano, vedono che non c’è alcun intervento, spostano i cartelli e poi ci casca anche il turista». E questo, per lui, rappresenta un danno d’immagine: «Amo Cagliari, ci sono venuto a vivere dal Nord, ma questa comunicazione poco chiara rischia di penalizzare anche chi viene a visitare la nostra città. Non è una bella accoglienza».
Tra la mancanza di parcheggi alternativi, l’assenza di lavori effettivi e un sistema di avvisi temporanei che finiscono per non essere mai realmente temporanei, i residenti chiedono semplicemente più chiarezza: indicazioni stabili, motivazioni trasparenti e regole che non cambino da un giorno all’altro. Perché – spiegano – «non è solo una questione di posteggi, ma di rispetto per chi vive e lavora in città».











