Due concerti lirico sinfonici annullati, che si sarebbero dovuti tenere a Cagliari, presso il sagrato della Basilica di Bonaria. Fatto avvenuto a pochi minuti dall’orario d’inizio dello spettacolo alla presenza del pubblico.
“Abbiamo appreso oggi della cancellazione di un ulteriore spettacolo a Lanusei, per via di un errore di comunicazione: “è stato comunicato un programma che non potrà essere realizzato”.
Il Sovrintendente, interpellato sulla vicenda che riguarda questi due eventi, non ha saputo fornire informazioni utili alla comprensione di quanto accaduto e allo stesso tempo ha addossato responsabilità ad altri, non meglio specificati”. Questo è quanto dichiara USB, Unione Sindacale di Base.
“Quel che ci si aspetta da chi ha l’onere e l’onore di dirigere una Fondazione è tutto fuorché lo scaricabarile. L’evento non ha precedenti nella storia del nostro Teatro e sono indiscutibili i danni di immagine e le conseguenti perdite economiche che questi errori comportano.
Errori che si stanno succedendo con troppa frequenza. Stiamo parlando di un’attività estiva pressoché inesistente che ha visto la nostra Fondazione sparire dal territorio isolano. Giova ricordare che l’attività Lirico sinfonica nel territorio è mission statutaria della Fondazione prevista ai fini dell’ottenimento del contributo RAS annuo ( Legge regionale n.38 del 5 dicembre 1973). Gli ultimi bilanci previsionali vedono un importo pari a zero per questa importante attività, segno tangibile di miopia e incapacità gestionale.
La Cultura e la Musica smettono di essere un volano di rilancio anche dell’economia e il Teatro si ritrova in una situazione di incertezza e di povertà dell’offerta culturale che contribuisce ad allontanare gli utenti e i cittadini da una delle più importanti istituzioni sarde.
Noi crediamo che sia arrivato il tempo delle responsabilità e che ci si chieda apertamente se questo Teatro possa continuare su questa china mediocre, abdicando alla propria funzione sociale a danno dei cittadini, dei lavoratori e della Sardegna.
Occorre cambiare nettamente passo, prima di ritrovarci in una situazione difficile da gestire.
Occorre che le istituzioni e il Presidente facciano le dovute riflessioni sull’attuale gestione e prendano una posizione chiara e netta a tutela della Fondazione. Il Teatro Lirico deve essere rilanciato o inesorabilmente, così, si muore. Sarà molto complicato a quel punto non assumersi le responsabilità”.










