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Sinnai e la strage del 2 agosto a Bologna che segnò la vita di Lidia Olla, l’unica vittima sarda di quella terribile mattanza messa in atto dai terroristi. Il ricordo della nipote: “Voglio onorare e ricordare mia zia, che non ho avuto modo di conoscere avendo all’epoca dei fatti solo 6 mesi, ma di cui ho sempre sentito dire cose belle”.
La sindaca Pusceddu: “Mi associo al ricordo di tanti che in quella bruttissima giornata hanno perso la vita per mano di un gruppo di terroristi. Come per altre giornate terribili della nostra storia sarà un dovere ricordare anche questa, sia come sinnaese e sia come rappresentante delle istituzioni”.
Nel 1980, nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria, 23 chili di tritolo e T4 vennero fatti esplodere alle 10,25: 85 persone rimasero uccise, 200 mutilate o ferite. Tra i corpi straziati dalla bomba anche quello della cittadina di Sinnai che è stata ricordata dalla nipote Debora sui social: “Comprensibile il dolore che qualsiasi lutto comporta, ma capirete che subire una perdita in questo modo e in tali circostanze, per di più il giorno del mio battesimo, ha lasciato segni indelebili in tutta la famiglia”. Una nota di polemica:
“Mi spiace dover constatare che le istituzioni sinnaesi in questi anni, nulla hanno fatto per commemorare o almeno solo ricordare il nome e la memoria di una nostra compaesana morta così tragicamente”. Immediato l’intervento da parte della sindaca Barbara Pusceddu, in carica da poco, che con sensibilità e fermezza ha espresso: “Mi dispiace moltissimo, non sapevo. Mi associo al ricordo di tanti che in quella bruttissima giornata hanno perso la vita per mano di un gruppo di terroristi.
Come per altre giornate terribili della nostra storia sarà un dovere ricordare anche questa, sia come sinnaese e sia come rappresentante delle istituzioni”. Tanti i messaggi in ricordo di signora Lidia, impossibile dimenticarla per chi ha avuto modo di conoscerla in vita. Una tragedia che ha segnato la storia italiana e quella di tante famiglie e cittadini, come quella di una donna di 84 anni di Serramanna che ogni 2 agosto non può non ricordare che il giorno prima, per motivi di lavoro, si trovava a Bologna, in quella stazione, proprio all’ora in cui la bomba esplose. Memorie drammatiche che mai si potranno dimenticare, bensì devono essere tramandate alle nuove generazioni al fine di spiegare l’orrore degli anni di piombo e della fortuna di aver superato, si spera per sempre, quel drammatico confronto con bombe e attentati che hanno caratterizzato quel difficile periodo storico.