Le segnalazioni continuano a fioccare, e “sono decine e decine solo su Cagliari”: con il nuovo algoritmo online utilizzato per la nomina dei maestri, tanti docenti delle scuole primarie sono al palo. C’è chi nonostante un alto punteggio si è visto superato da chi ha alle spalle “o pochi anni o addirittura pochi mesi carriera o non ha direttamente mai lavorato”, ma ci sono anche professori rimasti senza cattedra o spediti a decine di chilometri di distanza. Il nuovo anno scolastico è iniziato anche in città all’insegna delle difficoltà. A confermarlo sono i Cobas sardi, capitanati da Nicola Giua: “Tutta colpa dell’algoritmo scelto dal ministero della Pubblica Istruzione”.
“Le scuole sono allo sbaraglio e un’altissima percentuale di docenti di ogni ordine e grado sono ancora a casa. L’algoritmo con il suo software ha toppato in pieno, solo a Cagliari decine e decine di colleghi e colleghe delle scuole primarie ci hanno detto di essere stati superati da chi ha meno punteggio”, afferma Giua. E i problemi non finiscono qui: “C’è l’aggravio che, mentre rifanno le nomine, i presidi stanno nominando dalle graduatorie di istituto, ci saranno contenziosi. Il ministro Bianchi sta raccontando una storiella falsa, non è vero che tutte le scuole hanno prof e personale al completo, è pieno di scuole scoperte anche dei collaboratori, quindi non possono tenere le aperte, pulite e custodite. Ciò che dice da ormai dieci giorni il ministro è fuori dalla realtà”.