Cagliari, scontro politico su sicurezza e stranieri: “Truzzu, ordinanza razzista”. La replica: “La sinistra odia le divise”

In particolare sulla nuova ordinanza del sindaco Truzzu che vieta l’alcol dopo le 21 nel centro storico. Proprio oggi sono stati arrestati due stranieri per un’aggressione in via Porcile, e il tema diventa ancora più attuale. Attacca Giulia Andreozzi del centrosinistra, risponde Antonella Scarfò del Psd’Az: le due giovani consigliere si sfidano sulla sicurezza in città


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Scontro politico a Cagliari sulla sicurezza. E in particolare sulla nuova ordinanza del sindaco Truzzu che vieta l’alcol dopo le 21 nel centro storico. Proprio oggi sono stati arrestati due stranieri per un’aggressione in via Porcile, e il tema diventa ancora più attuale. Attacca Giulia Andreozzi del centrosinistra, risponde Antonella Scarfò del Psd’Az: le due giovani consigliere si sfidano sulla sicurezza in città.

Aveva cominciato ieri su Fb Giulia Andreozzi dei Progressisti, parlando di “decisione razzista” della giunta comunale. “L’ordinanza sindacale appena adottata dal Sindaco Truzzu (n. 69 del 5.11.2019) svela finalmente, senza più possibilità di dubbio, la vera natura di questa destra cagliaritana- scrive la consigliera Giulia Andreozzi. il provvedimento riguarda le vie del centro storico dei quartieri Marina e Stampace. Sono escluse invece altre zone del centro storico, come Castello e Villanova, che pure sono confinanti.

Vediamola nel dettaglio:

1️⃣ Riguarda la fascia oraria 21:00-6:00 e il periodo dal 5 novembre 2019 al 31 gennaio 2020. Il comma 7 bis dell’art. 50 del Testo Unico Enti Locali (introdotto con il primo decreto sicurezza nel novembre 2018) ha espressamente disciplinato la possibilità per i sindaci di adottare disposizioni come quelle oggetto di questa ordinanza, ma ha previsto che non possano eccedere la durata di 30 giorni. L’ordinanza di Truzzu ha invece una durata di quasi 90 giorni.

2️⃣ Vieta la vendita da asporto di bevande alcoliche e superalcoliche in qualsiasi contenitore anche attraverso distributori automatici, nonché il consumo di bevande alcoliche nelle strade. Le bevande alcoliche e superalcoliche potranno essere consumate soltanto nei locali adibiti ad attività di ristoro all’interno del locale o delle aree assegnate (come i tavolini all’aperto).

3️⃣ Nelle stesse vie, dalle 21:00 alle 6:00 è vietata la vendita di bevande NON alcoliche in contenitori di vetro o lattine. Con buona pace della mozione “plastic free” approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nelle scorse settimane.

4️⃣ Gli esercizi commerciali alimentari e misti dovranno essere chiusi dalle 21:00 alle 06:00. Tuttavia tale disposizione si applica solo a quelli con superficie inferiore a 150 mq (sostanzialmente i minimarket, che in quelle zone sono per lo più gestiti da stranieri). Questo significa che una struttura di maggiori dimensioni può restare aperta anche se vende esattamente le stesse cose.
L’intento è chiaro: punire gli esercizi commerciali gestiti da stranieri. Sarebbe stato più onesto scriverlo direttamente, anziché trincerarsi dietro un irragionevole requisito dimensionale. Ma così non avrebbero potuto negare la finalità razzista delle loro iniziative”.

E oggi, a stretto giro di posta, sempre su Fb è arrivata la secca replica di Antonella Scarfò (nella foto), giovanissima consigliera del Psd’Az: “La parola SICUREZZA fa paura alla sinistra e la DIVISA suscita orrore e polemiche.In diversi profili Facebook di esponenti del centro sinistra, si possono leggere con tranquillitá dei racconti mitici, piccole storielle e favole che chiameremo “Cagliari: una cittá sicura”.
In queste favole si racconta come la maggioranza ( il centro destra) e i cittadini, siano esagerati e bugiardi a dichiarare che Cagliari necessita di provvedimenti di sicurezza e ogni politica indirizzata a restituire tranquillità ai cittadini.

La parola sicurezza in 8 anni non é mai stata pronunciata come se facesse paura, orrore, veto assoluto e il nostro corpo della Polizia Municipale ha subito le conseguenze di una politica nemica, incominciata col silenzio (non si poteva parlare di polizia municipale) sino ad arrivare ad aver avuto timore che la loro stessa amministrazione gli togliesse le pistole!
Ma il loro odio e il loro disprezzo, nei confronti di chiunque porti la divisa, non é si é placato con la precedente consigliatura: il 4 novembre, festa delle forze armate, hanno chiesto un minuto di silenzio per i caduti in guerra senza citare e ringraziare il lavoro svolto dalle forze dell’ordine che ogni giorno rischiano la vita per noi; non si può parlare di DASPO urbano, non si può parlare di Mafia Nigeriana e sfruttamento della prostituzione, non si può citare qualsiasi parola che abbia la radice sicur- .

Bene, questo lungo silenzio é terminato.
Ora siamo noi ad amministrare la cittá e vi dico una cosa che vi farà orrore: io sto con le forze dell’ordine, io sto dalla parte dei cittadini!
Solidarietà a tutte le persone, cittadine e non, aggredite e rapinate in questi ultimi mesi.
Ecco l’unico libro delle favole che conosco: il loro.

Finalmente Cagliari ha rimosso il veto da una splendida parola: sicurezza, “sine cura”, senza preoccupazione”, conclude Antonella Scarfò del Psd’Az.

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