I controlli degli agenti in moto della polizia Locale di Cagliari spesso regalano sorprese. Un alt per una verifica può sfociare in un inseguimento. È quanto capitato sei mesi fa ad un giovane poliziotto: un pusher è fuggito, lui l’ha inseguito, c’è stato uno scontro e l’esito è stato, per così dire, beffardo. A raccontare l’episodio è il comandante della polizia Locale, Guido Calzia, non senza una punta di amarezza: “Il nostro collega, un giovane entrato da poco nel corpo e che ha mostrato una grande dedizione, è finito all’ospedale con tibia e perone fratturati”. A distanza di ventiquattro settimane non si è ancora ripreso: “Nei giorni successivi, lo spacciatore è stato controllato ed è emerso che avesse solo l’obbligo di firma. Libero, tra virgolette”. Anche di andare “in barca”, come è emerso durante la conferenza di presentazione dei dati legati agli interventi e controlli effettuati dagli agenti del comando di via Crespellani.
“Siamo dispiaciuti, moralmente, per quanto capitato”, osserva ancora Calzia, nell’elogiare quanto fatto da uno dei suoi agenti, che non si è risparmiato di fronte a un delinquente. Che, però, se l’è cavata con un provvedimento non certo durissimo: lui libero, l’agente in un letto d’ospedale.











