Cagliari, Sant’Efisio torna tra i fedeli: la benedizione del giogo dei buoi commuove i cagliaritani. Tutti lì ancora a rivederlo, dopo due anni di astinenza da Covid, in attesa del bagno di folla del primo maggio. Nella foto del nostro Davide Loi, Sant’Efisio in Cattedrale. Prima, questa mattina, si è celebrato il rito della benedizione del giogo dei buoi: anche loro, bellissimi, tornano in scena tra la gente dopo due anni di riposo. Quest’anno sarà la 361esima edizione della sagra di Sant’Efisio.
Lasciato l’abito del lutto e il nero piumaggio, Sant’Efisio, al Lunedì dell’Angelo, sale in Cattedrale: con una Messa solenne, Cagliari adempie la promessa dell’allora arcivescovo Filippo Maria Melano rivolta a su Protettori poderosu perché liberasse Cagliari e la Sardegna dall’assedio francese nel 1793. La fede, ancora una volta, venne in soccorso alle genti di Sardegna: Efisio, portato in processione fin sui moli del porto, prodigiosamente salvò ancora una volta la sua città di adozione e Cagliari fu salva.
Un rito – quello di Pasquetta – che è immediatamente preparatorio alla sfolgorante processione votiva del Primo Maggio quando tutte le popolazioni dell’Isola, ciascuna con l’abbigliamento tradizionale della propria comunità, riunite dalla devozione al Sardae patronus insulae, vorranno accompagnarlo, come da 361 anni, senza interruzione alcuna, neanche sotto le bombe del 1943, fino alla sua chiesa di Nora, luogo del suo martirio.
Da alcuni anni, al termine della Messa in Cattedrale e al rientro nella piazzetta di Stampace, si procede anche alla benedizione del giogo dei buoi che traineranno il cocchio (quello di gala nel percorso cittadino fino alla Corte di Giorgino, quello, più modesto, di campagna, per le strade del contado fino a Nora) dal 1° al 4 maggio., come conferma il sito della Chiesa sarda.








