Sale la tensione al Teatro Lirico. Prima l’inchiesta della Procura sulle assunzioni, poi il terremoto delle dimissioni di Giuseppe Farris, rappresentante della Regione dal consiglio di indirizzo e ora i lavoratori attaccano la direzione. E minacciano una clamorosa protesta in occasione della prima della “Carmen”, una delle opere più attese della stagione.
Il comunicato delle Rsu descrive “un’azienda statica, priva di ambizioni, senza una proiezione futura di crescita e innovazione e che, passata la pandemia, non è in grado di cambiare passo e di gestire quanto più proficuamente possibile i finanziamenti pubblici di cui usufruisce”.
Così “il sentimento di profonda sfiducia dei dipendenti nei confronti dell’operato della Direzione sta portando la Rsu a prendere in considerazione un inasprimento delle forme di protesta in previsione della prima di “Carmen”. Prevista a breve un’assemblea generale dei lavoratori.
Il giorno prima si era dimesso Eugenio Giorgetta, direttore degli Allestimenti scenici. I lavoratori hanno accolto la notizia con “grande sconcerto e frustrazione”, perché “dopo diversi anni di gestione confusionale e opaca e dequalificante il nuovo direttore degli allestimenti scenici in carica, è riuscito un clima lavorativo collaborativo, sereno e soprattutto produttivo in soli tre mesi. I lavoratori così hanno firmato un documento per chiedere al Soprintendente “non solo di non accettare le dimissioni, ma anche di supportare il direttore a continuare il suo mandato”.











