Bolletta della luce choc per Sandro Angius, titolare del ristorante pizzeria Il Volo, a Pirri. Il ristoratore cagliaritano stringe tra le mani il documento ricevuto dall’Enel: 12531,31 centesimi per il mese, appena trascorso, di giugno. Con oltre 4200 euro di ricalcoli, frutto di accise sull’energia elettrica, “altre partite” di quasi tremila euro e poco meno di duemila euro inclusa l’Iva. Angius è sbiancato: il suo locale, molto frequentato, è tra i tantissimi che ha sofferto i due anni di emergenza pandemica, tra restrizioni e lockdown. Solo da qualche mese, insieme ai suoi parenti e a tutto il suo staff, aveva ricominciato a lavorare a ritmi sostenibili: “La bolletta media mensile è sempre stata di circa 3200 euro, anche perchè ho tutte le pompe di calore e condizionatori in attività, soprattutto in primavera e in estate. Sono sconvolto, così si ammazza chi vuole solo lavorare onestamente”, afferma Angius. Che si è subito attaccato al cellulare per cercare di parlare con qualche responsabile dell’Enel: la speranza è che si tratti di un colossale errore nei calcoli e ricalcoli. L’alternativa è dover sborsare una mega cifra per non restare senza corrente elettrica.
“È chiaro che mi sembra un costo eccessivo, quadruplicato rispetto al solito. Spero davvero l’Enel possa darmi tutti i chiarimenti del caso, non posso correre il rischio di indebitarmi per pagare una simile cifra”. Una mazzata che arriva nel pieno dell’estate 2022, quella che soprattutto per chi fa ristorazione dovrebbe essere l’estate del rilancio dopo le ultime due trascorse tra gel sanificanti, tavoli in meno e mascherine obbligatorie anche al chiuso. Sandro Angius incrocia le dita e, nel frattempo, ha già iniziato a scervellarsi per capire come onorare, nel caso non gli venga annullata, una bolletta così salata.











