Luca Wang rischia cinque anni di carcere. È questa la pena chiesta dal pm Andrea Massidda al termine del dibattimento che vede il 33enne cinese, molto noto a Cagliari perchè è l’ex titolare del Sushi Niwa di viale Diaz, accusato da una ventiseienne di violenza sessuale. I fatti risalgono al sette ottobre 2020: stando alle ricostruzioni e all’accusa, l’ha baciata due volte in ascensore, spingendosi contro il suo corpo, nel condurla dentro il locale Sushi Niwa, facendola sdraiare sulle sedie. Poi, contro la sua volontà, l’ha spogliata e, nonostante lei si divincolasse e cercasse di fermarlo, si è consumata la violenza. Wang ha afferrato la ventiseienne che, pur di cercare di andare via, ha preso un piatto per colpirlo. In precedenza c’era stato anche l’incidente probatorio. Wang, che oggi vive a Milano, era presente in aula anche nell’ultimo round della vicenda che lo riguarda. La giovane presunta vittima è difesa dall’avvocato Roberto Rocca.
Wang, invece, è tutelato dal legale Stefano Marcialis: “Quel giorno erano entrambi sotto l’effetto di sostanze alcoliche. C’è stato un grosso equivoco, la ragazza non si è opposta al rapporto o a quello che c’è stato. Si conoscevano da qualche tempo, si sentivano online. C’è un video di una telecamera interna all’ascensore del Bastione dove si vedono i due, tranquilli, che hanno avuto delle effusioni, e tutto mi pare tranne che ci sia stato un respingimento del mio assistito. Confido in un’assoluzione, in caso di condanna in primo grado sono pronto a fare ricorso in appello”. Le eventuali repliche e la sentenza, al tribunale di Cagliari, il prossimo tredici settembre.











