ra i quattrocento e i seicento euro al mese, “soldi speso accreditati in ritardo”. Hanno quasi tutti oltre 50 anni di età, a un passo da una pensione che, a detta loro, “non arriverà mai”. Sono i precari storici del Comune, da decenni attendono una stabilizzazione che, nei fatti, non arriva. La legge Madia sarebbe dalla loro parte, “ma il Comune fa orecchie da mercante”. Una ventina di loro, coordinati da Luca Locci, responsabile regionale Usb degli Enti locali, hanno protestato con tanto di “entrata in scena” durante il Consiglio comunale.
“È una vergogna che uomini e donne di questa età, pur avendo i criteri per la stabilizzazione e dopo anni di sacrifici, si trovino con la porta sbattuta in faccia. Chiediamo al sindaco Zedda e al prefetto cittadino un incontro urgentissimo per trovare una soluzione per una situazione sociale ormai esplosiva”, spiega Locci. Abbiamo raccolto alcune delle voci dei precari storici del Comune, le loro storie possono essere lette nel corso delle prossime ore sul nostro sito preprod.castedduonline.localmente.it.










