Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
L’ultimo “siluro” è stato lanciato dall’associazione Altroconsumo: “Centoventi chiamate senza risposta”, tanti tentativi di prenotazione fatti al cup dell’Assl di Cagliari andati a vuoto. E, ancora prima, le tantissime segnalazioni-lamentele di semplici cittadini “costretti” anche ad ascoltare una voce registrata. Il servizio imbastito già da qualche anno dall’Ats, però, viene “difeso” da chi lo gestisce, ormai, da sei anni. Alla guida del call center c’è infatti una cooperativa, la “Ali Integrazione Società Cooperativa Sociale”. La gestione del servizio è in fase di proroga, in attesa del nuovo bando. “Fatturiamo circa 40mila euro al mese”. Pierandrea Costa è il rappresentante legale, e bolla come “eccessivi, assurdi” i numeri snocciolati ieri dall’associazione dei consumatori: “Nel 2019, rispetto al 2018, abbiamo risposto al diciassette per cento in più delle telefonate, ne sono entrate a sistema l’undici per cento in più e le chiamate dissuase, cioè quelle che non riescono ad entrare nel sistema e per le quali entra in funzione la segreteria, sono calate del 44 per cento”. Lì, in via Piero della Francesca, “ci sono ventisei postazioni e 55 lavoratori che operano su tre turni in modo da non lasciare mai nessun buco dalle otto alle diciotto”. Bene: però le lamentele ci sono: “È necessario fare approfondimenti, magari i disservizi sono stati causati da un calo del sistema hardware o delle connessioni. Bisogna capire quali siano stati i problemi che hanno causato questo disservizio, chiederò di avere i dati di questi ultimi giorni”, afferma Costa.
“Gestiamo anche il Santissima Trinità e poi anche il Brotzu, dove le code sono sparite. Da qualche settimana è anche possibile prenotare in via Dante 37 o in via Istria 9B, dove hanno sede le due cooperative aggiudicatarie dell’appalto”, osserva il rappresentante legale della coop che si occupa di aiutare i cittadini a fissare date e ospedali per questa o quella visita: “L’Ats dovrà bandire una nuova gara, noi attendiamo a siamo pronti a partecipare”. Insomma, le polemiche sembrano, almeno in parte, lasciare il tempo che trovano: “Non è mai successo di non rispondere a centoventi telefonate. Ripeto, bisogna vedere bene nel dettaglio, altrimenti si dicono le cose tanto per dirle”.