La crisi, da un lato, che ha colpito tutti. Ma i prezzi alle stelle di tutti i prodotti, incluse bollette di luce acqua e gas, non possono fare certo eccezione. E nel 2022 della rinascita post Covid, già cancellata dall’incubo della guerra in Ucraina e dei costi folli di qualunque oggetto, il San Silvestro in ristorante a Cagliari, a seconda della scelta e delle disponibilità rimaste in pieno centro, rischia di non essere per tutte le tasche. “I dipendenti devono essere pagati di più, è una notte diversa dalle altre”, e il refrain che, da sempre, si sente uscire dalla bocca dei ristoratori. Ed è vero. Ma scavallare in molti casi i cento euro a testa per brindare all’anno nuovo seduti a un tavolo è, comunque, un prezzo non per tutti. La media è di un centone a cranio, se ci si accontenta degli all you can eat cinesi e giapponesi bastano anche 40-45 euro. Si sale, poi, per un menù tutto sardo, a settanta-ottanta euro. Il trionfo della pasta con bottarga e vongole o al granchione, poi l’immancabile astice alla sarda o alla catalana o il pescato del giorno come secondo, con quasi sempre una doppia proposta di primi e secondi anche di carne, bollicine, spumante e lenticchie di buona fortuna. Le prenotazioni non sono mancate, qualche ristorante è già sold out e gli altri ristoratori attendono le prenotazioni dell’ultimo minuto.
Tra i prezzi più alti i 110-120 euro con le bevande incluse e, al pari dei menù da cento, una selezione abbastanza ricca di antipasti, mentre il record, Facebook sotto gli occhi, si scopre digitando tre semplici parole chiave: “Cenone Capodanno Cagliari”. Centocinquanta euro per una cena di un executive chef con bevande escluse. I piatti non sono quelli di tutti i giorni, va detto: c’è il pesce spada marinato, il totaki di tonno, poi vari antipasti, un primo dove tra le protagoniste c’è l’anguilla, pescato del giorno e maiale in terrina con quattro condimenti, poi doppio dessert.











