L’astice o l’aragosta? Sparisce da molti menù di Capodanno dei ristoratori di Cagliari. La notte del 31 dicembre, chi vorrà trascorrere l’ultimo dell’anno seduto al tavolo di uno dei tanti locali del capoluogo sardo, munito ovviamente di super green pass, dovrà sborsare tra settanta e centodieci euro. Menù meno cari non se ne trovano, nel secondo anno consecutivo segnato dall’emergenza Covid. I ristoratori puntano su carne e pesce dopo una raffica di antipasti, zero animazione e brindisi a mezzanotte con spumante e lenticchie. E, se c’è chi giura che i prezzi sono gli stessi degli anni scorsi, allora può essere vero ciò che sostiene chi incrocia le dita e ripete che la crisi, ormai, è alle spalle. Anche se, stando al boom di nuovi poveri e disoccupati, non è così. Luigi Dedoni, ristoratore della Marina, snocciola prezzo e pietanze: “Settanta euro, non posso fare prezzi alti perchè la struttura è nuova. Siamo sempre andati tra i settanta e gli ottanta euro negli ultimi anni. Antipasti, due primi come fregola con carciofi, gamberi e bottarga, poi maialetto e agnello, grigliata di gamberi e spumante”. E l’animazione? “Non ci sarà, faremo una cosa molto semplice, stiamo cercando anche di non riempire tutta la sala per lavorare comodi e tranquilli. Sinora le prenotazioni coprono il 50 per cento della capienza”. E il super green pass obbligatorio, con tavoli solo per chi si è vaccinato o è guarito dal virus, non preoccupa: “Non più di tanto, ormai chi decide di venire qui si è già organizzato. Ho fatto già qualche sconto, di dieci euro, per un gruppo di clienti. Non siamo ancora usciti dalla crisi, la ripresa sarà lunga”.
Tonio Mura fa cifra tonda, nel suo ristorante di via Cavour, insieme al figlio Claudio, chiede “cento euro per diverse pietanze. Antipasti, primi e secondi di carne e pesce, il prezzo è invariato già da qualche anno. C’è già chi ha prenotato, però molti sono spaventati tra aperture e chiusure, non sappiamo di che morte morire”, dice Mura. “Il piatto forte? L’agnello con carciofi, un classico, poi i primi a base di tartufo, il pesce lavorato al forno e tutta roba di stagione. Non abbiamo mai fatto animazione”, dunque ci sarà spazio per il brindisi, gli auguri di buon 2022 ma niente musica o spettacolini. Capitolo sconti: “Qualcuno ci ha detto che ci porta dieci o venti persone, in questi casi scendiamo ad un compromesso”. Niente tavolini fuori: “Li abbiamo chiesti ma il Comune non ci ha autorizzato. E nei gruppi c’è sempre quello che non ha il green pass, non non lo accettiamo, purtroppo dobbiamo attenerci alle regole e siamo anche contenti che si stia facendo qualcosa per evitare i contagi”. I prossimi giorni, per tutti i ristoratori, saranno fondamentali: per San Silvestro, anche con l’emergenza Covid, i cagliaritani hanno sempre prenotato con largo anticipo.









