di Marcello Roberto Marchi
Abbiamo letto le dichiarazioni programmatica del Sindaco Zedda e le recenti dichiarazioni del Vice Sindaco Marras ( continuo ad usare questo vocabolo riferito alla carica e non al genere della persona che la ricopre, per correttezza della lingua italiana, che è bella a leggere , a pronunciare e a sentire !!!) in ordine ai lavori pubblici già realizzati e programmati e si rimane sconcertati per questa loro idea di perseverare nella decisione di voler tagliare in due la Città, con il pretesto della pedonalizzazione diffusa da Piazza Repubblica fino alla completa inclusione dell’intero quartiere di Stampace, sordi a tutte le istanze di una riflessione generale su un progetto realistico sul futuro della Città e dei suoi abitanti, sui quali ricadono scelte irrazionali e dannose per il vivere civile, soprattutto in termini di organizzazione e di fruizione dei servizi pubblici primari, primo fra tutti quello della mobilità( Bus e Taxi ) essenziale e irrinunciabile in funzione di tutti gli altri che nel Centro storico trovano e dovrebbero trovare collocazione, proprio per rispondere in maniera adeguata alle esigenze delle persone residenti e occasionali provenienti ogni giorno in Città.
Se non si tiene conto di queste esigenze e della domanda che l’evolversi della vita civile, sociale, culturale ed economica nel suo complesso e nelle sue particolarità, non si fa seria e corretta pubblica amministrazione, non si è saggi e avveduti pubblici amministratori. Questo è purtroppo il dato che emerge. “Sa passillara” d’un tempo non è oggi la passeggiata per bighellonare e riservare quasi esclusiva attenzione ai titolari ed agli utenti degli esercizi di somministrazione di cibi e bevande, ai quali si danno concessioni e utilizzo di aree pubbliche, piazze , strade, locali di pregio
con annesse agevolazioni tariffarie che non vengono riservate ad altri generi di commercio, mentre i residenti sono costretti a pagare tasse e imposte sempre più esose. “Sa passillara” vuol dire oggi, come nel passato, garantire a tutti i cittadini, non solo a quelli che si dedicano al ” bel vivere e al divertimento” ( è il motto di qualche amministratore che va per la maggiore !!!) la possibilità di muoversi liberamente e di non essere rinchiusi in una sorta di steccato ( come è bello il buco archeologico in pieno Corso Vittorio Emanuele, che resiste alle intemperie e all’arroganza del potere ) dove non trovano più i servizi di tutte quelle attività di natura economica e sociale di cui hanno bisogno, a portata di mano e di piede per una sana e serena vita quotidiana.
Comunque così vanno le cose, per scelta di questa Amministrazione comunale e di chi la guida.
Il tempo sarà maestro e ci consegna una vecchia, antica e sempre attuale riflessione : ” A da passà nuttata “. E la ” nuttata”, siatene certi passerà.