di Paolo Rapeanu
È un sos partito il 7 settembre scorso, quando uno dei residenti negli appartamenti di via Puglia, Antonello Cherchi, aveva contattato Cagliari Online: “Le case sono state sequestrate dal tribunale, ma noi abbiamo sempre pagato l’affitto”. La data “rossa”, quella del sedici ottobre, è arrivata. È arrivata una proroga, perché è comunque difficile sbattere fuori di casa sette famiglie nelle quali ci sono anche undici minori. Ma loro, i residenti, sono comunque arrabbiati e disperati.
“Siamo stati al Comune per chiedere un incontro con Zedda, ci è stato promesso ma poi non lo abbiamo mai visto”, spiega uno degli abitanti, Antonello Cherchi, “ci hanno proposto una soluzione che prevede di dividere le famiglie, è inaccettabile”. Dario Lazzarini, 54 anni, vive insieme alla moglie in poco più di cinquanta metri quadri: “Abbiamo sempre pagato, io non lavoro e spero che il Comune dia una mano a me e a tutti i miei vicini”. Scoppia in lacrime Roberta Zedda: 45 anni, è sposata e ha due figli, uno dei quali minore: “Mio marito fa qualche giornata come muratore per poterci dare da mangiare e pagare le spese. Siamo disperati e ci sentiamo umiliati, se ci sbattono fuori da qui saremo costretti a dormire per strada o dentro un automobile. Sindaco Zedda, quando si tratta di votare siamo cittadini, ma quando si tratta di aiutarci diventiamo fantasmi?”.










