Una è già stata montata e occupa qualche posto auto. E altre sono in arrivo. Le pedane per i tavolini saranno nuovamente posizionate nel tratto non pedonalizzato del corso Vittorio Emanuele II, quello che va da via Caprera a viale Merello. E i residenti protestano duramente.
“Siamo venuti a conoscenza che nei prossimi giorni alcune attività produttive, in alcune strade cittadine e in particolare nel centro storico e precisamente nel quartiere di Stampace , provvederanno nuovamente ad installare le pedane sugli stalli”, dichiara Adolfo Costa presidente del comitato di Stampace, “adesso , oltre allo stupore per questo irragionevole e sconsiderato eventuale provvedimento , c’è nei residenti di Stampace la rabbia per non essere stati minimamente considerati e per non avere avuto in cambio alcuna contropartita .
Siamo sconcertati, perché oltre al danno ( penuria di parcheggi ), c’è la beffa di dover pure risarcire il gestore dei parcheggi (Ctm) , per il mancato guadagno dei mesi anni passati .
Abbiamo assistito al posizionamento indiscriminato di pedane in ogni dove senza tener in alcun conto come sopra evidenziato delle esigenze dei cittadini residenti e ancor di più abbiamo assistito all’inutilizzo delle stesse pedane da parte di gestori a volte inadeguati, impreparati nel poter gestire un servizio fuori le mura del proprio locale .
Si evidenzia ancora che soprattutto nel periodo invernale, installare le pedane è azione senza senso alcuno perché le temperature rigide non faranno di certo accorre in massa gli avventori per consumare cibi e bevande al calar della sera .
Inoltre , molti locali, richiedono installazioni esterne senza tener conto dello spazio interno , in modo indiscriminato , illegale; è inconcepibile occupare tre stalli in un locale che ha spazi interni di 40 mq2.
Infine, le pedane sono risultate assolutamente pericolose per la circolazione stradale , per gli avventori , per la collettività intera che da questa azione fatta per accontentare pochi, scontenta tutti ( fonte Università Cagliari facoltà Ingegneria che ha espresso parere negativo alla installazione ).
Chiediamo, che tale sconsiderata idea, resti nel cassetto, che si abbia contezza del danno economico causato alla collettività (che in ogni caso si attiverà legalmente), che il costo del pass residenti (la chiamata in causa è per la viabilità), sia calmierato e non aumentato da euro 5 a 25 in un solo anno (fatto eclatante ed inaccettabile se si pensa che l’aumento è la conseguenza delle agevolazioni concesse ai gestori).
Attendiamo risposte certe. Non resteremo inermi accettando passivamente scelte di comodo che non siano poste in essere con il placet dei cittadini residenti i quali , ricordo che debbono essere considerati come attori principali all’interno del proprio quartiere e non come comparse. Restiamo in attesa di un riscontro e non di sorrisi e pacche sulle spalle”.










