Cagliari, odissea fuori dal pronto soccorso del Brotzu: “Costretti ad attendere ore sotto il sole cocente”

Ingresso ancora vietato agli accompagnatori, parenti o amici restano in attesa di notizie dei propri cari all’aperto: “C’è chi è qui da otto ore, le bestie sono trattate meglio”. Presto, però, arriverà un gazebo


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Le sedie del pronto soccorso del Brotzu? Sono ancora “vietate”: l’ingresso per gli accompagnatori di possibili nuovi pazienti dell’ospedale non è permesso per le regole anti-Coronavirus. E così, chi porta un parente o un amico bisognoso di controlli e cure, è costretto ad attendere fuori dalla porta a vetri. C’è chi rimane in piedi, chi cerca di sedersi sopra delle piccole fioriere e chi, ancora, sfrutta i sedili e l’aria condizionata dell’auto. Le proteste fioccano: “Sono qui da ormai otto ore, ho portento mio marito al pronto soccorso perché sta male e dev’essere assolutamente visitato. Non ci fanno entrare, dobbiamo attendere sotto il sole cocente”, racconta Antonella C., 55enne di Cagliari. “È assurdo che l’ospedale non abbia ancora provveduto a risolvere questo grosso disagio”. Un uomo di circa 40 anni aggiunge: “Le bestie sono trattate meglio, qui c’è il rischio che qualcuno abbia un collasso per colpa dell’afa”.

 

Ai piani alti del Brotzu, però, conoscono bene la situazione: “Comprendiamo il problema, le regole sono ancora stringenti per la sicurezza di tutti. Nei prossimi giorni prevediamo di installare un gazebo”.


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