Un’auto nera, con a bordo due persone bardate da capo a piedi con una tuta identica a quella utilizzata negli ospedali durante il periodo nero del Covid, ha varcato in via Garavetti a Cagliari il cancello di Monte Urpinu, proprio a poche ore di distanza dall’ennesima protesta di animalisti e cittadini, ormai in presidio fisso da più di una settimana per cercare di bloccare gli abbattimenti delle oche e dei pavoni rimasti nell’area green, dopo le centinaia di uccisioni già effettuate dall’Asl dopo il focolaio di aviaria. Qualche attività ha ripreso l’ingresso di macchina e persone in tuta, chiedendo spiegazioni ma non ricevendo nessuna risposta. Potrebbe trattarsi di alcune gattare, impegnate a sfamare i mici presenti nel parco. Ciò che è certo è che, ogni volta che viene aperto il cancello di via Garavetti, gli attivisti in presidio si avvicinano subito per cercare di capire di chi si tratti.
Non erano, sicuramente, veterinari. Mario Ignazio Lai, direttore della struttura complessa della Sanità animale, sta monitorano la situazione da quando è scoppiato il focolaio: “Al momento non mi risultano interventi dei nostri veterinari e non abbiamo in programma abbattimenti imminenti”, spiega a Casteddu Online. Abbattimenti che, però, potrebbero riprendere la prossima settimana.








