La lettera U non è segnata, la B nemmeno, ma anche se una delle due fosse sbarrata con due tratti di penna poco cambierebbe: a Cagliari non c’è posto, pagando solo il ticket o usufruendo di bonus legati alle condizioni economiche, per una visita ematologica. Anzi, a voler essere precisi. Il posto c’è ma è “nel 2024, a Businco. Prima non c’è nulla”. Una scoperta amarissima, quella fatta poche ore fa da Roberto Pinna, 52enne di Cagliari. la madre, Maria Intilla, ottantasei primavere, ha una gravissima patologia: “Un tumore alle ovaie, non è operabile”. E già, anche solo così, il rischio concreto di andarsene all’altro mondo c’è tutto. Figurarsi, poi, se al cancro si aggiungono “abbassamenti di piastrine e, anche, perdite ematiche. Mamma è sotto controllo grazie all’assistenza domiciliare integrata. Le analisi che deve fare, anche se non sono segnate come urgenti, lo sono”. Non fosse altro che per un fattore anagrafico: “A ottantasei anni non penso che possa arrivare al 2024”, dice, a metà tra la delusione e la rabbia, il figlio dell’anziana. “Dal Cup mi hanno detto, più volte, che non c’è nessun posto libero. E, anche se il medico dovesse modificare l’impegnativa, segnando il controllo come urgente, dovrei portare mamma a Sassari, Nuoro o Oristano. E come faccio?”. Semplice, purtroppo: non lo fa e Roberto Pinna attende, con la madre, che magari si liberi qualche posto”.
Difficile, per non dire difficilissimo o impossibile: “Da figlio la porterei anche a pagamento, una visita ematologica costa circa 200 euro. Le condizioni di mia madre sono tutt’altro che ottimali, se tutto continuerà così non penso che arriverà al 2023”. C’è infatti la possibilità, stando a quanto dice il 52enne, concreta, di dover piangere molto prima la morte della madre. “La sanità è sempre più vergognosa, sto aspettando di sapere dalla nostra dottoressa se una persona fragile come può esserlo una donna di ottantasei anni possa farsi visitare in privato”. Insomma, per evitare a tutti i costi, giustamente e doverosamente, di dover dire addio prima del tempo alla cara mamma, Roberto Pinna, seppure controvoglia, prevede di pagare”.










