Passa tutto per una parola, o almeno così sembra: “parcheggi”. A Cagliari i multipiano ci sono, il problema arriva per gli stalli di superficie. In via Dante, tra pista ciclabile, nuova sistemazione degli spazi per le auto e doppia fila punita con multe belle salate, tanti commercianti hanno ormai la bava alla bocca per la rabbia. Il “mantra” del cliente che vuole parcheggiare davanti al negozio somiglia più a una reale necessità, almeno stando a sentire chi si trova a che fare con casse semivuote e scontrini battuti in netto calo. C’è chi meno di due anni fa ha aperto un negozio di frutta e verdura ma sta per chiudere baracca e burattini e chi ha investito centinaia di migliaia di euro per ristrutturare un bar e sta contando i giorni che lo separano dal cambiare aria. Bisogna cercarli col lanternino i negozianti favorevoli al “disegno” del traffico imbastito già da qualche anno dal Comune. La maggior parte sono contrari, e quasi lo gridano.
“I miei clienti si lamentano dei pochissimi parcheggi, pago mille euro più Iva al mese di affitto, in pratica tutti i soldi che guadagno li spendo per mantenere le mura”, spiega Enzo Trinchillo, fruttivendolo 52enne. “Ho già messo nero su bianco il mio fallimento, tra quattro mesi andrò via e tornerò a provare a guadagnare qualcosa per far mangiare la mia famiglia al mercato ortofrutticolo all’ingrosso”. Pochi metri più avanti c’è il bar che, a fatica, da quattro anni manda avanti Giorgio Pireddu, 53enne di Sestu: “Ho speso trecentomila euro per ristrutturarlo, ogni giorno parcheggio l’automobile dietro piazza Giovanni, qui non c’è nemmeno uno stallo gratuito, sono tutti a pagamento ed è chiaro che i clienti non vengono. Dal Comune non c’è nessun aiuto, manco per organizzare un qualche evento carino. Vivo qui dalla mattina alla sera per far quadrare i conti e non posso manco permettermi un dipendente. Se entro un anno non cambierà nulla me ne andrò”. E, tra le tante croci, c’è spazio anche per una piccola gioia. La storica farmacia Cherchi cambia gestione, arriva la dottoressa Antonella Casu con suo marito, anche lui farmacista, Paolo Pisano: “È una sfida che vogliamo vincere, l’affitto è di duemila euro al mese ma tra tre mesi ci trasferiremo nelle gallerie Ormus”, spiega la Casu, “so perfettamente dei problemi che ci sono in via Dante”. E, proprio sul parcheggio in doppia fila, la farmacista è sicura: “Se è temporanea va bene, in altre zone ci sono anche quattro file, se si tratta di un paio di minuti non vedo dove sia il problema”.











