I più increduli sono gli amici stretti di Mohamed Said, quelli che spesso andavano a trovarlo al Palm Beach al Poetto. Anche venerdì sera, a poche ore dalla morte del 50enne, tra i tanti clienti del locale vista mare c’era chi conosceva il “Faraone” da tantissimi anni. Solite chiacchiere e solite risate, quelle classiche di una serata di fine agosto in spiaggia. La sua è stata una morte improvvisa, legata ad un malore. Un infarto, come è stato appurato dai medici. Non c’è stato bisogno di autopsie o verifiche ulteriori, tanto che la data del seppellimento di Said è stata già fissata: domattina, martedì 29 agosto, alle 10:15. A scriverlo, sui social, è la sua compagna, Dayala Martinez, avvolta dal dolore: ha perso il compagno di una vita, insieme hanno gestito per molti anni il chiosco della Quinta fermata. Ancora prima, Mohamed Said aveva lavorato al Twist e allo stabilimento balneare Il Lido. Una carriera nella ristorazione iniziata dopo una lunga parentesi sportiva. È stato un giocatore e campione di hockey su prato, prima nel Cus Cagliari e poi nel Suelli.
Sui social ci sono vari messaggi di sconcerto per il decesso del 50enne: c’è chi racconta di averlo visto nella sua solita postazione, dietro al bancone del Palm Beach, sino a un paio di giorni prima della sua morte. E alcuni amici di Mohamed confermano che, purtroppo, si è rivelato fatale un malore improvviso. Una tragica fatalità che ha portato via per sempre uno dei ristoratori più apprezzati e conosciuti del Poetto.











