Un po’ di carote, zucchine, prezzemolo, pere e insalata belga: è questo, stando alla denuncia fatta alla nostra redazione da Giulia Pusceddu, 34enne cagliaritana, il bottino ottenuto da chi ha aperto il bagagliaio della sua automobile, parcheggiata in viale Monastir: “Non farò nessuna denuncia alle Forze dell’ordine perchè si tratta di dieci-quindici euro di roba, ma voglio che quanto capitato a me possa servire da monito per tutti gli altri”. La giovane racconta di essere uscita dal lavoro, oggi, “verso le 14. Sono passata a casa di mia madre e lei mi ha donato frutta e verdura, conservata dentro una grande busta gialla. Poi, insieme al mio ragazzo e mantenendo la giusta distanza di sicurezza, siamo andati a fare alcune compere in un negozio di viale Monastir. Quando siamo arrivati, ho chiuso l’auto, ne sono sicurissima. Dopo venti minuti siamo usciti e abbiamo raggiunto un market”. Poi, sono tornati a casa, e solo allora la Pusceddu si è accorta che mancava all’appello una busta: “Ho chiesto al mio ragazzo di andare a prenderla dall’automobile, ma non c’era più. Sono rimasta sconvolta, qualcuno è riuscito ad aprire il cofano e a richiuderlo in pochi minuti. Il furto è avvenuto prima che andassimo al market, la busta con frutta e verdura era infatti l’unica che mancava all’appello”.
Chi avrebbe compiuto il furto si sarebbe accontentato solo delle cibarie: “Dentro il bagagliaio c’era anche un bidoncino pieno di liquido per il motore, quello non l’hanno preso”. La 34enne è netta: “Posso capire che, per l’emergenza Coronavirus, qualcuno sia in difficoltà economiche, ma non è comunque un motivo valido per rubare agli altri. Le istituzioni stanno cercando di aiutare tutti”. Due giorni fa un episodio simile, raccontato da un’altra donna, Ilaria Piscedda, sarebbe avvenuto in via Is Mirrionis a Cagliari











