Dall’Unione ciechi e ipovedenti della Sardegna, in particolare della sezione di Cagliari, riceviamo un intervento a proposito delle proteste di alcuni cittadini per il disturbo causato dai bus parlanti. Di seguito pubblichiamo l’intervento di Bachisio Zolo, presidente Uici Sardegna, e Marco Ortu, presidente Uici Cagliari.
“In riferimento all’articolo pubblicato il 21 ottobre scorso riguardo ai nuovi autobus del CTM e alle segnalazioni di disagio per gli annunci vocali alle fermate, l’Unione Ciechi e Ipovedenti della Sardegna e l’Uici Sezione di Cagliari, che da anni collaborano con CTM per la promozione della mobilità accessibile, ritengono necessario precisare alcuni elementi fondamentali.
Le comunicazioni vocali dei mezzi pubblici non rappresentano un capriccio tecnologico né una fonte di disturbo: sono uno strumento essenziale di inclusione, di libertà e di uguaglianza per le persone con disabilità visiva. Grazie a questi annunci, chi non può vedere può riconoscere in modo sicuro la linea, la direzione e la propria fermata, evitando situazioni di rischio o di esclusione dal servizio.
Gli annunci vocali dei bus sono il risultato di una tecnologia prevista e incoraggiata dalle linee guida nazionali e internazionali sull’accessibilità dei trasporti pubblici, adottata nelle principali città italiane ed europee. La costante collaborazione tra CTM Spa, che ringraziamo sentitamente, e la nostra Associazione ha permesso di sviluppare un sistema moderno, pensato per garantire pari opportunità di accesso a tutti i cittadini.
Riteniamo profondamente ingiusto che un’iniziativa di civiltà venga interpretata come un fastidio. Questo episodio dimostra quanto ancora, purtroppo, in Italia sia diffusa una scarsa cultura della sensibilità verso le disabilità, e quanto ci sia ancora da fare per costruire una società davvero inclusiva.
Comprendiamo le preoccupazioni espresse da alcuni residenti e condividiamo l’importanza del rispetto della quiete pubblica. Tuttavia, riteniamo doveroso ricordare che l’inclusione sociale richiede piccoli adattamenti collettivi, informazione e sensibilità a beneficio di chi altrimenti resterebbe escluso. Siamo certi che la Direzione del CTM abbia già avviato verifiche tecniche per calibrare in modo ottimale il volume e la direzionalità degli annunci, mantenendo l’efficacia del servizio e riducendo al minimo il disagio per i cittadini.
L’inclusione si costruisce insieme, con rispetto e con cultura. Il cosiddetto “pullman parlante” non è un fastidio, ma una conquista di civiltà: una voce che restituisce autonomia, sicurezza e dignità a tanti cittadini ciechi e ipovedenti”.
Bachisio Zolo – presidente Uici Sardegna
Marco Ortu – presidente Uici Cagliari












