Luca Wang si difende dalla pesantissima accusa di violenza sessuale: “Io e la ragazza stavamo iniziando a frequentarci già da un po’ chiarirò tutto davanti al giudice”. Il 33enne cinese, stando all’accusa, il 7 ottobre 2020 avrebbe baciato due volte in ascensore una ventiseienne cagliaritana, spingendosi contro il suo corpo, nel condurla dentro il locale Sushi Niwa, facendola sdraiare sulle sedie. Poi, contro la sua volontà, l’avrebbe spogliata e, nonostante lei si divincolasse e cercasse di fermarlo, si sarebbe consumata la violenza. Wang avrebbe poi afferrato la ragazza che, pur di cercare di andare via, avrebbe preso un piatto per tentare di colpirlo. Ascoltato dal suo avvocato, Stefano Marcialis, Wang ha ripercorso il periodo precedente alla giornata incriminata. La ventiseienne conosceva Luca Wang da un po’ di tempo, stando a quanto trapela da almeno un paio di mesi e i due, prima di raggiungere il ristorante, avrebbero trascorso qualche ora insieme. Certo, dall’altro lato ci sono accuse ben chiare e, stando al decreto di giudizio, dettagliate. Wang ieri era a Cagliari, per presenziare all’udienza. Subito dopo è ripartito fuori Sardegna.
Tornerà nel capoluogo sardo il trenta maggio, quando avrà la possibilità di raccontare la sua versione dei fatti ai giudici, nel corso dell’esame davanti alla corte. E, probabilmente, potrebbe portare ulteriori prove a sua discolpa, prima di ascoltare la sentenza del giudice.









