Cagliari, l’sos di una mamma: “Mi hanno rubato la borsetta al Brotzu, dentro c’erano le foto dei miei figli”

Ha portato uno dei suoi figli al pronto soccorso pediatrico per un controllo, Valeria Floris. All’improvviso, il furto: “Ho ritrovato la borsa, vuota, sotto un’auto. Dentro c’erano 50 euro ma, soprattutto, i documenti e le foto dei miei tre tesori da piccoli. Il ladro può tenersi i soldi, ma mi restituisca tutto il resto”


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Ha portato uno dei suoi tre figli al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Brotzu. Lì, nella sala d’attesa, ha poggiato la sua borsetta blu sopra una delle sedie. Un attimo di distrazione, però, è costato caro a Valeria Floris, casalinga 36enne di Sarroch. “Mi sono girata e la sedia era vuota”. La sua borsetta, in parole semplici, era sparita. Un furto in piena regola, come si legge nella dettagliata denuncia fatta dalla donna ai carabinieri della stazione di San Bartolomeo. “Sono uscita dall’ospedale e l’ho ritrovata, tutta vuota, sotto un’automobile parcheggiata”. Dentro non c’erano molti soldi, “poco più di cinquanta euro”, ma nel suo portafogli la Floris aveva tutta una serie di documenti importanti: “La mia carta d’identità, la patente di guida, le tessere sanitarie mie, di mio marito e dei miei tre figli e il bancomat”. Tra le righe della denuncia si legge chiaramente che, quella fatta dalla donna, è una “denuncia contro ignoti”. Come mai? “Nella sala d’attesa del reparto c’erano tante persone, non posso dire con certezza chi mi ha preso la borsa”. Soldi e documenti, quindi, portati via. La donna, però, non è disperata tanto per il denaro, quanto per altri oggetti “custoditi” dentro la borsetta.

 

“Le foto dei miei figli da piccoli, hanno un valore altissimo per me. Purtroppo non sono assicurata”, spiega la 36enne, che lancia un appello: “Al ladro o alla ladra che mi ha rubato la borsetta chiedo, col cuore in mano, di rendermi i documenti e le fotografie dei miei tre tesori. I soldi può anche tenerseli, ma tutti gli altri oggetti me li renda. A lui non servono a nulla, per me sono preziosissimi”. Chiunque abbia trovato foto o documenti o sia in grado di aiutare la donna può contattarla qui .