Le accise mobili del Governo per cercare di risolvere il caos della benzina alle stelle? Non piace per nulla all’Angac, l’associazione nazionale gestori autonomi carburanti, che fa sentire la sua voce dalla sede principale, a Cagliari, col suo presidente Giuseppe Balia: “È l’ennesimo topolino che partorirà il governo per illudere i cittadini consumatori e gli operatori dei vari settori”. Le accise mobili sono “un intervento innocuo e riduttivo che disperde molte risorse. Bisogna invece intervenire in maniera strutturale su tutta la filiera a partire dall’Europa per evitare speculazioni sia a monte dell’architettura dei prezzi e per finire agli accordi commerciali che definiscono la modalità e la fissazione del prezzo finale”. Balia non è il primo a parlare di “speculazioni” attorno all’aumento folle del greggio alla pompa, l’ha già fatto il ministro della Transizione ecologica Cingolani, con tanto di inchieste aperte in varie città italiane, inclusa Cagliari.
In altre parole, continua a regnare il caos. I benzinai sono contrari ai rimedi proposti dal Governo Draghi, gli autotrasportatori sardi sono ancora in trincea e, solo nelle ultime ore, hanno aperto qualche varco per consentire ai tir che arrivano carichi di “freschi” di poter arrivare a destinazione e non dover buttare cibo ma sono pronti a restare nei porti sardi principali molto a lungo. Di sicuro sino a quando il gasolio non raggiungerà il prezzo, finito, di 1,50 euro al litro.









