La rabbia è tanta e, dopo mesi e mesi di attesa e di pazienza, gli addetti alla raccolta dei rifiuti della Sardegna hanno deciso di incrociare le braccia. Stop per 24 ore e protesta in viale Colombo, sotto la sede di Confindustria. “Da ventisette mesi attendiamo un nuovo contratto, più sostanzioso. La paga media oscilla tra i 1200 e i 1500 euro al mese, pochi”, spiegano i lavoratori, scortati nella protesta da Cgil, Cisl e Uil. “Le nostre condizioni di lavoro sono inaccettabili, dobbiamo anche svuotare mille mastelli in sei ore, da soli. Tanti di noi hanno problemi anche seri alla schiena e devono curarsi. Tutta colpa delle mancate nuove assunzioni, ci sono ancora troppi precari che non lavorano tutti i giorni”.
E loro, i lavoratori di De Vizia ed Econord, raccontano le mille difficoltà che vivono ogni giorno, tra chi guida i camion della spazzatura e chi, invece, deve spazzare i marciapiedi: “Così non si può continuare, vogliamo subito il nuovo contratto e maggiori tutele per la nostra salute”.











