Cagliari – Agente di commercio con la passione delle due ruote anni 80/90: decine di scooter, storici, alcuni nemmeno immatricolati, altri che invece possono raccontare la storia di una adolescenza trascorsa tra i viali e le stradine del centro storico, quando bastava averne uno per sentirsi grandi e orgogliosi. “Il mio sogno? Organizzare un raduno tra noi appassionati e in futuro aprire un museo dedicato ai mezzi che hanno segnato la storia dei motori a due ruote”. Si chiama Michele Concas, 40 anni, sin da piccolo i motori sono stati la sua più grande passione, “per me la gioia più grande era quando mio padre si fermava nelle edicole di via Roma e mi comprava i giornali in cui erano raffigurate macchine e moto”. Gli anni passano ma non la voglia di averne un due ruote e non di certo a pedali: “A 14 anni mi sono fatto il regalo di compleanno e ho acquistato il primo scooter di una lunga serie”. Bello e lucidato prima di ogni uscita, un sogno che si realizza: “Sin da subito sapevo che non avrei mai venduto o gettato via ciò che, a modo suo, racconta una parte di vita, quella della nostra adolescenza trascorsa con spensieratezza e semplicità”. È così che, scooter dopo scooter, si è reso necessario reperire un luogo dove posizionarli, “in maniera ordinata, come piace a me perché sono molto pignolo. Ho trovato lo spazio idoneo e ho proseguito con la collezione”. Pezzi anche rarissimi fanno parte della scuderia Concas: divisi per marca, modelli, alcuni non sono nemmeno immatricolati, e tra essi spicca uno Zip fluo acquistato in Sicilia, da 34 cavalli, che ha macinato chilometri di gare nazionali. “Mi piacerebbe condividere la mia passione con gli altri, organizzare un raduno per ritrovarci tutti insieme”. Tra gli amanti delle mitiche due ruote non servono parole, parlano i modelli, le marche che rievocano i ricordi della gioventù. “Mi piace usarli, manutenzionarli, sprigionano ancora il profumo della mia gioventù. In futuro ho il desiderio di aprire un museo, per metterli in mostra e dare la possibilità a tutti gli appassionati di poterli guardare”, per sognare, insomma, un ritorno al passato in cui tutti, per essere importanti, dovevano averne uno. Il primo follower Concas lo ha già, il piccolo Simone, suo figlio, che, felice e sorridente, ammira la collezione di famiglia.Tra i motori a due ruote c’è anche una sezione dedicata alle Atala Bmx anni 80/90: “Ho fatto salti mortali per reperirle, soprattutto in buone condizioni”.










