Sollevata con un cric di fortuna e lasciata in precario equilibrio con un mattone proprio al centro. Eccola, l’ennesima automobile presa di mira dai delinquenti al Brotzu. A leccarsi le ferite, mortalmente ma soprattutto economicamente parlando, è un’infermiera. A differenza di altre volte, stavolta i delinquenti hanno avuto libero accesso ad un’area interna all’ospedale, come denuncia Marino Vargiu del Nursing Up: “La collega ha parcheggiato la sua Fiat 500 in una zona presidiata da due guardie giurate che, però, ieri si sono spostate per un po’ di tempo”. Non tantissimo, ma chi ha agito nell’oscurità è stato rapidissimo: “È arrivata anche la polizia. La zona dovrebbe essere presidiata anche da telecamere, chiederemo di avere i filmati”.
“Fatti simili, purtroppo, sono all’ordine del giorno”, attacca Vargiu. “È impensabile che, sulla sicurezza, una azienda di rilevanza nazionale come il Brotzu non ponga la massima attenzione. Al di là dei furti, i lavoratori hanno il timore e il terrore di essere aggrediti da qualche malintenzionato quando vanno a riprendersi la macchina, sempre sperando di ritrovarla integra”.