di Gianfranco Carboni
Referendum costituzionale ed accozzaglie. Nonostante la giornata calda e splendida sala strapiena al Thotel, per un assemblea organizzata dall’A.N.P.I., presente il Presidente Nazionale Carlo Smuraglia intervistato da Vito Biolchini. Si sono susseguiti brevi interventi del Segretario regionale della Cgil che ha spiegato motivazioni e la valutazione delle modifiche alla Carta Costituzionale: “La CGIL è per un NO netto”. Antonio Dessi si è soffermato sulla connessione fra Statuti Speciali e l’incompatibilità statutaria fra le cariche di senatore e Consigliere regionale. Appassionato intervento di Corinna Raimondi, giovanissima guerriera, che conosce benissimo la costituzione promulgata dai Costituenti e le successive modifiche. Intervento anche della Presidenza dell’A.R.C.I. Uda: “Essere a favore delle modifiche, vuol dire dare una delega in bianco ad un uomo solo al comando”. Smuraglia si sofferma sui tanti punti contradditori del quesito e dei mutamenti della Legge Costituzionale, interessante il richiamo ai padri costituenti fecero visionare il testo, su richiesta di Umberto Elia Terracini Presidente dell’Assemblea Costituente, da uomini di lettere fra cui Marchesi allo scopo che il testo fosse chiaro e leggibile a tutti. Aggiunge, una delle assurdità della riforma sta nel rimando a successive norme, da stabilire con leggi ordinarie, in America la costituzione non l’hanno mai modificata facendo tre emendamenti, qui da noi pare Discussione di alto livello, vinca il Si o il No, oggi erano No di altissima qualità altro che accozzaglia.













