Un’email attesa a lungo, da quasi cinque anni, con in allegato i registri operatori dei due interventi per endometriosi che ha subìto, al Santissima Trinità nel 2017 e nel 2019: “Come da indicazioni, in allegato, le inviamo copia scansionata degli atti riproducibili in riferimento ai ricoveri degli anni in oggetto”. Simona Melis, 45 anni, invalida totale e percettrice di un assegno di accompagnamento, è riuscita ad avere delle carte importantissime per le sue future cure e interventi, ma solo dopo una denuncia ai carabinieri e un articolo su Casteddu Online. Dopo anni, il suo cellulare ha squillato all’improvviso e ha avuto modo di parlare con chi l’aveva operata: “Mi ha fornito alcune rassicurazioni e spiegazioni sui due interventi e, poi, dopo poche ore, mi ha fatto spedire via email tutte le carte disponibili”. Cioè il resoconto preciso dei due interventi, ai quali poi ne hanno fatto seguito altri sette, in appena dieci mesi, in altre strutture, inclusa il Nogar di Verona. Una situazione che si è sbloccata, l’ennesima, solo dopo l’interessamento di forze dell’ordine e, in parallelo, del nostro giornale online.
“Quando tornerò dai medici veneti potranno avere un quadro finalmente chiaro della mia situazione, lo attendevano da tempo. Anche l’Inps mi ha più volte chiesto le carte”.










