Dunque leggero rallentamento dei prezzi a Cagliari nel mese di settembre, ma con livelli ancora più alti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio Statistica comunale, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra un calo congiunturale dello 0,6% rispetto ad agosto, invertendo la tendenza positiva del mese precedente (+0,2%). Su base annua, tuttavia, i prezzi restano in crescita dell’1,6%, lo stesso valore tendenziale già rilevato ad agosto.
A incidere sul calo mensile sono soprattutto le voci legate ai trasporti (-1,0%) e ai servizi ricettivi e di ristorazione (-3,5%), influenzate dalla fine della stagione estiva. In particolare, si segnalano forti diminuzioni per i trasporti marittimi (-28,9%) e aerei (-22,4%), oltre che per i servizi di alloggio (-16,3%).
Restano invece in aumento i prezzi legati ai prodotti alimentari e alle bevande analcoliche (+0,1% mensile, +3,8% annuo), con rialzi marcati per vegetali (+1,6%) e carni (+1,1%). In calo, invece, oli e grassi (-2,0%) e bevande analcoliche (-1,4%). Incrementi si registrano anche per le bevande alcoliche e tabacchi (+0,2%), per i mobili e articoli per la casa (+0,2%) e per i servizi sanitari (+0,1%).
Tra le altre voci in crescita, spicca l’istruzione (+1,6% mensile e +4,8% su base annua), trainata dagli aumenti nelle scuole dell’infanzia e primarie (+5%). Salgono anche i prezzi nella categoria “altri beni e servizi” (+0,5% mensile, +4,6% annuo), con rincari significativi per gioielleria e orologeria (+5,6%) e assistenza sociale (+1,4%).
L’abbigliamento e le calzature mostrano una lieve ripresa congiunturale (+0,1%) ma restano in calo su base annua (-0,9%), mentre la divisione abitazione, acqua, elettricità e combustibili registra un incremento mensile dello 0,2% ma un arretramento tendenziale del 2,1%.
Nel complesso, il quadro di settembre evidenzia un raffreddamento temporaneo dei prezzi rispetto ai mesi estivi, ma un’inflazione ancora stabile nel confronto con il 2024. L’indice generale resta infatti in linea con la media nazionale, segnalando una crescita moderata che riflette l’andamento generale dell’economia e la graduale normalizzazione dei consumi dopo la stagione turistica.










