Cagliari, la replica dell’Ersu agli studenti: “Nessuno di voi sarà sfrattato dalla Casa di via Businco”

Nelle scorse ore la denuncia degli studenti cagliaritani, ora l’Ersu rassicura: “A nessuno studente può essere consentito di effettuare spostamenti in deroga al DPCM attualmente in vigore che regolamenta le restrizioni sulla mobilità e tanto meno gli spostamenti possono essere indotti da un Ente pubblico”


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Cagliari, la replica dell’Ersu agli studenti: “Nessuno di voi sarà sfrattato dalla Casa di via Businco”. Nelle scorse ore la denuncia degli studenti cagliaritani, ora l’Ersu rassicura: “Relativamente alla notizia apparsa a mezzo stampa di uno “sfratto” per gli studenti occupanti le case dello studente dell’Ersu di Cagliari dal 27 aprile, ci sentiamo di voler tranquillizzare gli studenti stessi e le famiglie perché trattasi di un grosso fraintendimento. L’Ente, infatti, è del tutto consapevole che:
1) a nessuno studente può essere consentito di effettuare spostamenti in deroga al DPCM attualmente in vigore che regolamenta le restrizioni sulla mobilità e tanto meno gli spostamenti possono essere indotti da un Ente pubblico;
2) sempre a tal proposito, ogni provvedimento dell’Ersu che abbia implicazioni sui vincoli imposti dall’emergenza sanitaria potrà essere emesso solo previo parere delle autorità competenti ed in totale sicurezza della salute degli studenti stessi;
3) nessuno studente verrà obbligato a lasciare l’alloggio neanche quando le restrizioni saranno superate poiché i diritti acquisiti possono essere mutati solo su base volontaria.
Tutto ciò a prescindere dagli eventuali risparmi che una simile iniziativa potrebbe arrecare all’Ente nello stesso interesse degli studenti.
Su diritti e salute non si può e non si deve risparmiare! A quanto detto va aggiunto, a dimostrazione che si tratta di un mero equivoco di comunicazione, che l’Amministrazione sta valutando la possibilità distribuire i pasti a domicilio per quegli studenti che al momento permangono in città nelle strutture abitative dell’ERSU. Nelle prossime ore il Consiglio d’amministrazione chiarirà più precisamente questo grosso equivoco”.

Il Fronte della Gioventù Comunista ha poi contro replicato con questa nota: “Apprendiamo con favore il netto passo indietro fatto dall’ERSU, con riguardo al tentativo di sfrattare gli studenti rimasti nella Casa dello Studente di via Businco per motivi di risparmio sui costi.Troviamo tuttavia ridicolo il tentativo di far passare quanto accaduto come un equivoco comunicativo o un grosso fraintendimento, come quello del consigliere ERSU Gianluigi Piras, il quale pretende di negare l’evidenza.Riportiamo il testo di una delle lettere inviate dall’ente in questione ad uno degli studenti inquilini della Casa, che crediamo abbastanza esaustive: «Gentile studente, con la presente si comunica che, dato il ridotto numero di ospiti rimasti presso la Casa dello Studente di via Businco, l’ERSU ritiene di chiudere la struttura per ragioni di contingentamento della spesa. Si dispone pertanto, ai sensi dell’art. 4 comma 5 del Regolamento delle Case dello Studente, il suo trasferimento presso la Casa dello Studente di via Biasi a far data dal 27 Aprile 2020. Seguirà una comunicazione per le vie brevi per la data esatta del trasferimento. Si specifica inoltre che per i bagagli sarà messo a disposizione un mezzo ERSU. Qualora preferisse far rientro al proprio domicilio le sarà rilasciata una liberatoria e non verrà considerato rinunciatario dell’alloggio. Certi della sua collaborazione, porgiamo cordiali saluti».Lasciamo giudicare a chi legge questo “equivoco”.


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