Non si ferma la protesta dei 26 Operatori Socio-Sanitari (OSS) che attendono la loro stabilizzazione da parte della ASL 8 di Cagliari. Oggi, i 26 OSS si sono riuniti presso la Direzione Generale della ASL, ubicata sul lungomare Poetto, per esprimere il proprio scontento e la propria determinazione a rivendicare un diritto fondamentale: quello all’assunzione stabile. “Ai 26 OSS è stata negata la stabilizzazione nonostante siano inseriti nella graduatoria di stabilizzazione prioritaria. La situazione ha qualcosa di grottesco”, ha dichiarato Gianfranco Angioni , referente USB Sanità e portavoce del comitato dei precari. “Abbiamo rappresentato al Direttore Sanitario, Roberto Massazza, la rabbia e l’ansia di questi professionisti, che vedono il loro diritto fondamentale di stabilizzazione calpestato.” Nel corso dell’incontro, il sindacato e una delegazione di OSS ha portato alla luce la problematica in modo diretto e chiaro, manifestando anche momenti di disperazione, poiché alcuni di loro si trovano in imminente scadenza di contratto senza la prospettiva di proroga. “Oltre al danno, anche la beffa – ha proseguito Angioni – questi OSS si vedono doppiamente presi in giro, in quanto i loro posti saranno occupati da altri che non hanno il diritto prioritario.” Nonostante la disponibilità del Direttore Sanitario a discutere la questione, Massazza ha evidenziato le difficoltà organizzative legate all’imminente commissariamento della ASL.
“Tuttavia, ha promesso di mettere in atto ogni iniziativa possibile per affrontare la problematica”, ha aggiunto Angioni. USB Sanità durante l’incontro ha fortemente stigmatizzato il comportamento del Direttore Generale Dott. Marcello Tidore, che per l’ennesima volta non ha incontrato i lavoratori. “La mancata valorizzazione di questi professionisti rappresenta un fallimento gestionale inaccettabile”, ha sottolineato il sindacalista. È stato annunciato che il sindacato insieme agli OSS non indietreggerà e che procederà con azioni di protesta continuative, compreso il posizionamento di tende sotto il Consiglio Regionale. “Questi professionisti non meritano di rimanere senza un’assunzione stabile, considerata anche la grave carenza di OSS all’interno dei reparti”, ha concluso Angioni. “Questi lavoratori sono un patrimonio fondamentale per il nostro sistema sanitario, e non può essere disperso, soprattutto a discapito dei pazienti”.










