Cagliari, la più grande sconfitta di Giulini: se na ve Claudio Ranieri, che però non è Gigi Riva. Il mister più titolato della storia rossoblù abbandona il Cagliari, in un video teatrale: senza garanzie, lascia il futuro rossoblù totalmente al buio. Si spezza di colpo il feeling tra la squadra e la tifoseria: non ci sono più bandiere nel calcio, il presidente milanese riesce anche a fare scappare proprio lui, Claudio Ranieri. L’addio di Ranieri è come una giovinezza perduta: la fidanzata di sempre che ti dice che è andata tutto bene, ma che a mezzanotte resterai da solo. E’ una ferita non più rimarginabile per i tifosi del Cagliari: con ancora un anno di contratto, il condottiero dei condottieri se ne va senza neanche una parola di ringraziamento al presidente più contestato di sempre. Lui, arrivato dall’Inter, che forse pensa che per una nazione come la Sardegna il quartultimo posto sia un miracolo. Che ci ha portato due volte in serie B, in meno di dieci anni.
Parliamo di una squadra che , come diceva Ranieri rappresenta una regione intera. Che, come dice Caressa, esprime una nazione. Altro che magliette, marketing, teatro, Pully. Scappa Claudio Ranieri, e lo fa con enorme cinismo come 33 anni fa: senza troppi sguardi, ti lascia e ti mette al muro. E che dopo il trampolino di lancio al Cagliari è diventato ultra, super mlionario. Addio alle parole romantiche, ai sogni di gloria: Gigi Riva scelse cagliari per una vita, rinunciando ai soldi della Juventus e delle altre grandi squadre, le stesse con le quali Ranieri ha guadagnato un enorme patrimonio per cui potrebbe dire addio anche al calcio e riposarsi. Ma non sarà neppure dietro Gigi Riva, questo è certo: sarà un beato pensionato che dal Cagliari ha avuto e dato, solo in questi due anni oltre tre milioni di euro con cui un qualunque cittadino italiano passerebbe tutta la vita. Il romanticismo va in soffitta: il calcio è business, è marketing, ma il nuovo stadio di Cagliari è solo un sogno e ora Giulini non a caso apre alla vendita della società. Per molti anni ha ammiccato ai poteri forti, ora gli resta la consolazione di organizzare l’addio del mito Ranieri in un palco anonimo di teatro, con la seggiolina. Non ci sarà un altro Ranieri. Può arrivare Juric, Inzaghi, Dionisi: dovranno accettare una campagna acquisti insufficiente come quella di quest’anno. Giulini ha detto che i giocatori erano scelti da Ranieri. Ranieri ha incassato il giudizio e si dimette. Bellissimo spettacolo. Grazie Giulini, per avere distrutto anche i tifosi che consideravano Ranieri un mito. Sappia, Claudio Ranieri, che Gigi Riva non ci ha mai lasciato.










