In via Farina a Cagliari Denise Davoli, 29 anni, ha aperto un bistrot di specialità pugliesi. È una giovane imprenditrice che ha deciso di sfruttare il boom, ormai sicuro, del food in città. Ma ha dovuto attendere un anno, pagando affitti su affitti senza poter lavorare un solo giorno per colpa delle restrizioni legate al Coronavirus. Non voleva perdere la possibilità di gestire un locale in una zona centrale del capoluogo sardo e così ha stretto i denti ed è riuscita a tagliare il nastro e far entrare i primi clienti solo qualche giorno Dab “Attendevo di aprire il locale da quasi un anno, tutto bloccato per colpa del Covid, tra burocrazia e zone gialle e rosse. Ho puntato sul cibo perchè è l’unica soluzione per lavorare, la gente esce per mangiare. E, visto che mio padre è della Puglia, ho puntato sulla ristorazione pugliese. Ha pesato tantissimo l’attesa per l’apertura, ho due figli e un terzo in arrivo. Ho pagato l’affitto e non lavorare è stato tostissimo”, afferma.
“Ho già visto che da questo weekend la gente esce e non ha paura, spero di aumentare il lavoro in zona bianca”. Se la zona gialla non fosse arrivata, però, “non avrei retto ancora, non avrei saputo come fare. Ero arrivata al limite, il titolare delle mura ci ha aiutato ma ho dovuto pagare comunque, restando ferma, perchè anche lui ha tasse e altre spese. Speriamo che i vaccini ci aiutino, con me lavorano altre due persone”.










