Il mondo del lavoro chiama e ventimila sardi rispondono. Solito e previsto pienone alla Fiera di Cagliari per i “job days” dell’Aspal, la grossa e amara novità del 2024 è la presenza di cinquantenni e sessantenni. Colpa del Covid e anche del taglio del reddito di cittadinanza. Sono disposti a fare i giardinieri, i camerieri, i cassieri o i guardiani. La maggior parte delle aziende sono alberghi e supermercati, ma ci sono anche società specializzate nella tecnologia. I giovani non mancano, soprattutto scolaresche, ma ci sono anche universitari che sperano di dare un senso e un futuro al proprio percorso di studi.
La parola d’ordine è una: speranza. Chi fa i colloqui lamenta però scarsa o proprio assente conoscenza delle lingue straniere e improvvisazione. C’è chi spera di fare la stagione da cameriere ai piani di un albergo senza conoscere nemmeno l’abc. Ma c’è anche chi ha già qualche esperienza nel settore del giardinaggio o dei motori. Per qualcuno il contratto sarà realtà, per qualcun altro il “le faremo sapere” resterà appeso in eterno. O, almeno, sino al prossimo colloquio di lavoro.








