Siamo sicuri che Cagliari sia una città per giovani? Qui la politica c’entra solo in parte. Nell’inchiesta della nostra cronista Alice Deidda, vengono fuori diverse realtà che si intrecciano. La prima: i giovani scappano perchè non c’è lavoro, e questa non è una novità. La seconda: mancano le vere idee per crearlo, il lavoro. Ne è una riprova quella che possiamo definire “la crisi della notte” a Cagliari. Nelle interviste a Marcello Lai e agli altri storici proprietari dei locali notturni che hanno fatto la storia emerge un dato: la città diventa sempre più morta, i giovani non hanno più punti di riferimento per il loro svago.
Non c’è stato un disegno preciso, la chiamano movida ma non significa solo quello. Questa è una città dove, anche per decisioni politiche, gli anziani stanno battendo i giovani, lamentandosi per il rumore notturno hanno spopolato prima Castello e ora la Marina. Aggiungiamoci le pressioni di chi vorrebbe trasferire la movida tutta a Villanova, nei locali degli amici, in un quartiere gioiello. Ma dove sono finiti i pub? Dove sono finiti i club? Dove sono le piste da ballo di un tempo? Leggete il reportage del nostro Alessandro Congia: le discoteche dove ballavamo dieci anni fa sono ridotte a cattedrali nel deserto, monumenti della dance che fu. Una città di soli kebab, ristoranti e pizzerie? Sono i Sushi restaurant i nuovi luoghi di ritrovo?
No, non può essere così. Ma la crisi dei locali notturni porta via tanti posti di lavoro, oltre che il nostro divertimento. Via Roma di notte, in settimana, è una strada spettrale. Quindici anni fa Cagliari d’inverno era invasa dai giovani dell’hinterland, che venivano in città perchè c’erano locali e vere attrazioni. Oggi, in estate, Zedda ci manda a nanna a mezzanotte come Cenerentola spegnendo la musica dal vivo. Da un sindaco giovane, ci saremmo aspettati qualcosa di più per i giovani. Ma ricordatevelo: sono sempre le idee dei giovani a battere anche l’indifferenza. Lo dimostrano i ragazzi del Car Tuning, che invadono Monte Urpinu con la loro iniziativa. Comunque la domanda è: dove sono le idee, i giovani vogliono riprendersela o no, questa città? E come? Discutiamo di questo.













