Una notte di festa in tutta l’isola che si tinge dei colori rossoblù per festeggiare il ritorno del Cagliari calcio in serie A: dal capoluogo a Carbonia, da Oristano ai centri più interni dell’Ogliastra auto e moto strombazzanti, bandiere ovunque e, soprattutto, migliaia di persone per le strade sino a tardi. E non potevano mancare i fuochi d’artificio, spettacoli pirotecnici che hanno illuminato il cielo un po’ ovunque. Nemmeno i mondiali, quasi, riescono a radunare la tifoseria sarda come invece riesce a fare mister Ranieri e i suoi giocatori e ieri è stata l’ennesima dimostrazione di quanto l’evento sportivo per eccellenza di tutto il campionato abbia fatto battere i cuori. Maxischermi posizionati nelle piazze hanno regalato la possibilità di assistere alla partita e di festeggiare, agli ultimi minuti di gioco, tutti insieme: a Carbonia, piazza Roma completamente gremita “si è trasformata in un catino incandescente con alcune migliaia di persone che hanno prima sofferto e poi gioito per il gol al 94° di Pavoletti, che ha mandato in paradiso la squadra” comunicano le istituzioni. “La città di Carbonia ha sostenuto i rossoblù con cori di incitamento, applausi, per poi esplodere di felicità al momento della rete della vittoria e con l’apoteosi finale al triplice fischio dell’arbitro, che ha sancito il ritorno del Cagliari in serie A.
Piazza Roma ha offerto un colpo d’occhio eccezionale per un’iniziativa inedita, la trasmissione di una partita del Cagliari davanti allo schermo gigante allestito dal Comune di Carbonia e dagli organizzatori della XVII edizione de “Il Sulcis Iglesiente Espone” in piazza Roma. Una scelta vincente perché ha attratto in città migliaia di persone, che hanno trascinato con il loro tifo il Cagliari alla vittoria. Carbonia ha dato il suo piccolo contribuito alla causa e si è trasformata in un luogo di aggregazione, socializzazione e condivisione di un momento di felicità per tutto il popolo sardo”. A Oristano niente maxischermo ma, subito dopo il fischio finale, centinaia di persone si sono riversate in piazza e nelle strade per la grande festa in contemporanea negli altri centri sardi. Insomma, forti emozioni che regalano momenti di spensieratezza soprattutto in un periodo caratterizzato da mille problemi: lo sport si conferma come un’ottima terapia per contrastare i pensieri negativi e dimostra coesione e fratellanza ogni qualvolta si deve sostenere una causa di interesse collettivo.










