Ieri sera alle 22,30 a Cagliari, i carabinieri sono intervenuti su richiesta dei gestori di un ristorante cinese del centro che hanno dovuto ingaggiare una vivace polemica con un 18enne, studente incensurato. I militari hanno controllato il giovane che aveva alzato la voce, forse troppo, e lo hanno trovato in possesso di un coltello a serramanico da 24 cm complessivi e di uno sfollagente telescopico, un manganello metallico retrattile, che si riduce tanto da poter essere portato nella tasca di un giubbotto, salvo allungarsi pericolosamente al momento dell’uso: due oggetti di genere proibito quindi, per il cui possesso il giovane è stato denunciato.
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro probatorio penale. Il motivo del contendere era stato fornito dal fatto che il giovane, mentre circolava in bicicletta, era andato a sbattere violentemente contro un’auto di proprietà di un dipendente del ristorante. Anzichè accertarsi sulle sue condizioni di salute, i gestori dell’esercizio pubblico lo hanno redarguito e ne è nata un’accesa polemica che, a giudizio di una delle parti, meritava l’intervento dei carabinieri.
Contestualmente, al ragazzo è stata elevata una sanzione amministrativa per la violazione art. 3/4° co. D.P.C.M. 03 novembre 2020, non avendo fornito valide giustificazioni circa la propria presenza in loco, in orario vietato dalle normative per il contenimento della pandemia.
Se si poteva discutere sulle capacità di guida della bicicletta da parte del ragazzo o sul fatto che questi meritasse comunque fraterna solidarietà per il fatto di aver sbattuto violentemente, di sicuro non si può andare in giro con un armamentario come quello del quale si è trovato in possesso il giovane, perché vietato dalla legge.










