Roberto Medas, 54 anni, di Dolianova. Professione – meglio, ex professione -: “panettiere. Ho girato, sono stato a Firenze, Roma, Porto Torres, Sassari, Golfo Aranci, Villasimius, ho lavorato anche a Cagliari, non sono sempre stato in strada”. Già, ma come ci è finito? “Sono successe tante cose nella mia vita, non l’ho comunque scelto io”. Qualche giorno fa, l’assessore comunale alle Politiche sociali del Comune di Cagliari, aveva affermato che “non riusciamo a mandare via il clochard, è aggressivo e spesso in stato di ebbrezza e noi non possiamo costringerlo e nemmeno agire con la forza”. Ma il 54enne, da canto suo, fornisce un’altra versione: “Mi hanno portato in una struttura, ma io non voglio stare in mezzo ad altre gente, voglio un posto mio, un monolocale per poter vivere insieme al mio cane”, dice, indicando il quattrozampe che gli fa “compagnia” da anni.
“Vivo di elemosina, sinora il Comune non mi ha proposto nulla”, spiega Medas, riferendosi alla sua richiesta di un tetto sotto il quale poter vivere. “Ormai faccio appelli quasi tutti i giorni, ma nessuno risponde. La vita in strada è dura. Certo, un po’ ci si diverte perchè si conosce gente, ma è comunque dura, dura, dura”.









