Vacanze, sole e caldo sono il mix giusto per i tanti turisti che scelgono il capoluogo sardo per trascorrere le ferie estive, il mare è uno dei principali richiami ma non solo: dopo i tuffi è pressoché doveroso visitare luoghi e monumenti che caratterizzano il territorio e il bastione di Saint Remy è uno di questi. Terra di nessuno, però, pressoché in mano agli incivili che sporcano e pasticciano un po’ ovunque: tra degrado e il cantiere abbandonato non è un bel biglietto da visita per Cagliari e tanto meno indice di rispetto per quel luogo di incontri che nemmeno le dure ferite, inferte durante la seconda guerra mondiale, hanno ridimensionato la sua bellezza architettonica, storica e culturale. Le immagini dello scadimento scorrono anche sul web, un book fotografico che ritrae uno scenario che fa accapponare la pelle: “Oggi ho voluto fare il turista della mia città. Bastione pieno di turisti. Il monumento è nella più totale indifferenza della giunta comunale” scrive un residente in uno dei gruppi social più seguiti e dedicati a Cagliari. È bene sottolineare che se nel “quartier generale” di via Roma sono tante le problematiche da affrontare e risolvere, i colpevoli di tanto degrado sono gli incivili che, incuranti del bene che calpestano, non temono eventuali provvedimenti che potrebbero essere intrapresi contro chi deturpa e vandalizza. Una piaga sociale che è ben presente un po’ ovunque, difficile da estirpare: intanto rimane il dispiacere, tanto, per uno dei luoghi più belli e suggestivi della città, dalla quale si può ammirare il paesaggio e il panorama sempre che si abbia la pazienza di cercare uno spazio tra le scritte pasticciate dei writers nei pannelli di protezione che, una volta, erano trasparenti mentre oggi sono ridotti peggio di una lavagna.










