Cagliari, i ricciai pronti ad assediare il Consiglio regionale: “Riaprite subito la pesca”

Gli indennizzi della Regione per svolgere attività diverse dalla pesca non fanno gola alle centinaia di pescatori: “I soldi per noi sono pochi, non c’è alternativa al ritorno delle barche in mare”.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

I ricciai sardi sono pronti a protestare sotto il Consiglio regionale. Domani parte la discussione della legge Omnibus, in ballo ci sono centinaia di milioni: “Ma i soldi per noi non bastano, ecco perchè protestiamo”, spiegano, alla nostra redazione, alcuni pescatori che, sui gruppi di WhatsApp, stanno definendo gli ultimi dettagli della protesta. Niente barche, almeno per il momento, ma l’intento di bloccare il porto anche nei prossimi giorni c’è tutto. Il fermo della pesca del riccio sino al 2025 non va giù agli stessi ricciai, i progetti alternativi imbastiti dalla Regione prevedono un indennizzo, a testa, di seimila euro annui. Soldi giudicati insufficienti, sin dal primo momento, da chi è abituato a scendere nei fondali sardi per pescare ricci e rivenderli anche a Su Siccu.
Domani pomeriggio i ricciai inizieranno la protesta alle 16:30, in concomitanza con l’avvio dei lavori dell’Aula. La richiesta è una sola: “Riaprite la pesca subito, non c’è nessuna alternativa al ritorno delle barche in mare”.


In questo articolo: