Nel giorno in cui suona la prima campanella del nuovo anno scolastico in Sardegna c’è da registrare anche la protesta, l’ennesima, dei contrari al green pass. In circa 150 si sono ritrovati sotto i portici del Consiglio regionale di Cagliari, in via Roma, per scandire slogan contro i politici e la certificazione verde, indispensabile per poter lavorare in alcuni settori. L’evento è stato pubblicizzato sui social, soprattutto su Telegram, e gli organizzatori sono gli stessi dei sabati di protesta in piazza Garibaldi “contro la dittatura sanitaria e l’obbligo vaccinale”. Numerosi gli slogan scritti sui cartelli dei manifestanti: “Niente pass per vivere, non siamo in Cina”, “La Costituzione va difesa, no green pass”, “Diciamo no al ricatto e al bullismo di Stato, no all’apartheid”.
Una protesta, come si legge nei manifesti appesi, di “solidarietà al personale scolastico” e per richiedere l’introduzione “dei test salivari gratuiti”. Tra i manifestanti, molti senza mascherina e non sempre rispettosi del distanziamento (meglio di mille parole parla il video dell’articolo) anche sostenitori del gruppo “Sa Defenza”, “Is pipius no si tocanta” e, issata su uno dei muri del Consiglio regionale, spunta anche una bandiera di ItalExit di Gianluigi Paragone. Scanditi anche slogan contro Draghi e Nieddu, “vai a casa”, e contro il governo sardo, bollato come “traditore”.








