Un anno di amministrazione, ma per molti cagliaritani non ci sono stati veri miglioramenti. Dopo il bilancio tracciato dal sindaco Massimo Zedda sul primo anno di mandato e i progetti futuri, sono numerosi i commenti critici dei cittadini che, tra delusione e amarezza, descrivono una città in affanno: sporca, disordinata e abbandonata. Dalla manutenzione delle strade alla gestione dei rifiuti, dalla cultura allo sport, fino alla spinosa questione dei parcheggi e alla riqualificazione dei quartieri più fragili, l’impressione che emerge è quella di un’amministrazione che, secondo molti, avrebbe ancora molta strada da fare. “Vedo molto degrado, molta sporcizia, cantieri aperti dove non ci lavora nessuno da mesi, una città in stato di abbandono. Dopo un anno non mi sembra di aver visto miglioramenti, anzi!” scrive un cittadino, riassumendo un sentimento largamente condiviso. Particolarmente sentita la protesta sul Poetto, diventato per tanti quasi irraggiungibile per via delle nuove tariffe: “E intanto al Poetto non ci va più nessuno. Neppure negli stabilimenti e neanche nei chioschi. Grazie per aver tolto il pane a chi lavora. 9 euro il parcheggio e neanche custodito. Un furto”, tuona un commento. “Complimenti per i parcheggi a pagamento anche al Poetto, state privando il povero di andare al mare”, aggiunge un altro. E ancora: “Costo parcheggi al Poetto il doppio”. I malumori toccano anche i mercati cittadini, in particolare quello di via Quirra: “Il mercato di via Quirra sembra il terzo mondo, lasciato come una nave alla deriva, nonostante sia il mercato dove ancora i pensionati riescono a fare la spesa. Con tutti i disservizi, mancano anche quelli più basilari”. Una voce rincara la dose: “Il mercato di via Quirra fa pietà. La scala mobile guasta da mesi, l’ascensore per i clienti non funziona, bisogna prendere il montacarichi puzzolente. Tutto intorno al mercato le aiuole sono piene di immondezza, i marciapiedi puzzolenti. Una bella lavata con idropulitrici come fanno nelle altre città, costa troppo? Mi vergogno di vivere in questo degrado”. Anche le periferie continuano a chiedere attenzione: “I quartieri di Sant’Elia, Mulinu Becciu, San Michele, Is Mirrionis e Cep sono sporchi e degradati. Si sono spesi soldi per lo stadio di calcio ma qualsiasi turista o autoctono scappa dal quartiere ghettizzato e sporco. Vergognatevi, non avete mai curato Cagliari che è diventata una “fogna” a cielo aperto in questi quartieri. Lassismo e abbandono”. Tra gli appelli più frequenti, la richiesta di pulizia e igiene urbana: “La città è sporchissima. Un orrore. Bisogna provvedere alla igienizzazione dei marciapiedi e delle piazze”, si legge. Un altro scrive: “Cortesemente anche lavaggio e igienizzazione marciapiedi, nonché derattizzazione e deblattizzazione”. E ancora: “Nella piazza di via Quirra è pieno di sporcizia di cani e siringhe”. Il nodo della viabilità e del trasporto pubblico non resta fuori dalle critiche: “Facendo un giro per le strade di Cagliari, ci si renderà conto di come sono le strade, come via Dante e via Sonnino, specialmente per chi viaggia in pullman. Una situazione vergognosa. Con che coraggio fate pagare i parcheggi”. C’è anche chi si interroga sui tempi infiniti delle opere pubbliche: “Volevo sapere in che anno entrerà in funzione la metro”, scrive un utente. E a proposito di viabilità: “La bellezza dei parcheggi in viale Trieste, con tutti gli esercenti disperati. Senza più clienti”. Alcuni cittadini provano a guardare anche agli aspetti positivi, ma non nascondono la frustrazione: “È sempre positivo vedere che ci si sta attivando su vari fronti e quartieri. Dispiace però constatare che, anche questa volta, non si fa alcun riferimento a interventi per questa zona, che presenta da tempo criticità ben note”. Infine, tra le promesse ancora inevase, qualcuno ricorda: “Io voglio vedere la spiaggia a Sant’Elia… promessa in campagna elettorale”. Tante richieste, tanti disagi e un messaggio chiaro da parte dei cittadini: Cagliari ha bisogno di risposte concrete, interventi visibili e tempi certi.










