Il Comune guidato dal sindaco Paolo Truzzu vuole realizzare cinquanta parcheggi sotterranei a pochi metri da uno degli ingressi del parco di Monte Upinu a Cagliari e alle scuole della via Pietro Leo e fioccano già le polemiche. Il progetto rientra in quello complessivo da 4,8 milioni di fondi Pnrr legati alla riqualificazione e completamento dell’impianto del Tennis Club del capoluogo sardo. L’intervento, carte alla mano, consiste “nella riqualificazione funzionale e nel completamento degli impianti sportivi del principale circolo tennistico della città, situato in un contesto naturalistico e paesaggistico di grande pregio. In particolare, l’intento è quello di ammodernare e rinnovare le strutture esistenti nel rispetto del contesto in cui sono inserite, nell’ottica di promuovere la pratica sportiva, motoria e ricreativa e al fine di dare all’impianto nuove potenzialità di sviluppo”. E, “in linea con le esigenze del contesto urbano nel quale l’intervento si inserisce, inoltre, è prevista la realizzazione di un parcheggio interrato che risponda alle attuali e future esigenze di sosta, evitando il congestionamento dell’area. In particolare si prevede: realizzazione di un parcheggio interrato con capienza 50 posti auto in corrispondenza di due campi da tennis e con accesso dalla via Pietro Leo, ripristino delle superfici di gioco dei campi da tennis soprastanti il parcheggio interrato, realizzazione di una piscina destinata a scopi riabilitativi e ricreativi, abbattimento barriere architettoniche nelle aree contermini, realizzazione della copertura telescopica su due campi da tennis e rinforzo strutturale del solaio di copertura dell’attuale club house”.
Se su tutti gli interventi nessuno protesta, la levata di scudi arriva proprio per quanto riguarda il futuro parcheggio sotterraneo. Gli ambientalisti, con in testa Valerio Piga, e il centrosinistra, con in testa la consigliera Giulia Andreozzi, vanno all’attacco: “Sto raccogliendo le firme di tutti i colleghi di minoranza per esprimere la nostra contrarietà al progetto del parcheggio”, spiega, a Casteddu Online, la Andreozzi. Sarà quindi depositata una interrogazione al sindaco Paolo Truzzu e alla Giunta “per sapere quale sia la ratio di tale decisione, se sia stato valutato l’impatto sulla mobilità dell’area, se via Pietro Leo sia una strada adeguata per prevedere l’ingresso di un parcheggio sotterraneo, se sia sia valutata la sicurezza stradale dei bambini e bambine che frequentano la scuola e dei fruitori del parco, se non siano ipotizzabili altre soluzioni che prevedano lo spostamento del parcheggio previsto dal progetto in una strada anche limitrofa”. Intanto, ecco tutte le criticità e critiche messe nero su bianco dalla consigliera: “Avete presente via Pietro Leo? È la strada che porta al parco di Monte Urpinu, lato giochi: salendo sulla destra c’è uno degli ingressi della scuola primaria di via Garavetti, sulla sinistra sta per essere costruita una nuovissima scuola dell’infanzia. Ingresso di un parco, 400 bambini di 6-10 anni a destra, una settantina di bambini della scuola dell’infanzia sulla sinistra. Vi piacerebbe che questa strada fosse ancora più verde e magari pedonale? Scordatevelo! L’amministrazione comunale, nell’ambito dei maxi lavori per rifare il tennis club ha previsto proprio in via Leo l’ingresso di un parcheggio sotterraneo da più di 50 posti che verrà costruito sotto due campi da tennis. Ovviamente questo comporterà anche che diversi alberi, di sicuro un filare di cipressi, vengano abbattuti per fare posto all’ingresso del parcheggio. Come se questo non bastasse, una delle soluzione progettuali, quella più semplice e gradita”, osserva sdegnata la Andreozzi, “prevede che per la realizzazione della rampa sia sacrificato uno dei campi sportivi all’aperto della scuola. Immaginate poi, durante i lavori, che non saranno certo brevi, il disagio per i bambini e le bambine della scuola di frequentare la scuola proprio accanto a un cantiere del genere. Il mondo va verso le strade scolastiche, pedonali e verdi, e Cagliari abbatte gli alberi e ci fa passare centinaia di auto al giorno alla ricerca di un parcheggio. Il mondo va verso le attività scolastiche all’aperto e Cagliari ipotizza di togliere un campo sportivo a una scuola. Con gli importanti interventi di riqualificazione previsti per le due scuole che hanno l’onore di affacciarsi in uno dei più importanti polmoni verdi della città, avremmo immaginato che il comune di Cagliari sfruttasse l’occasione per eliminare le auto, poche, che transitano nella via Leo, riqualificando la via come strada scolastica totalmente pedonale. Al contrario, si propone di portare autoveicoli privati, in barba alla mobilità sostenibile, fin nelle viscere del parco e tra i due cortili delle scuole. È una decisione scellerata”.










