Cagliari, insulti e minacce al sindaco in un ristorante: “Merita di essere schiacciato come un insetto”.
A renderlo pubblico è Camilla Soru, consigliera regionale del PD, che racconta di aver assistito alla scena: protagonista un giudice della Corte d’Appello penale, che per oltre mezz’ora, in pieno locale, avrebbe urlato frasi cariche di odio politico contro il primo cittadino. “Ho riflettuto molto se scrivere o meno questo post. Il senso di gelo e ingiustizia che sento addosso mi hanno convinta che era la cosa giusta da fare”, esordisce. “Quello che è successo ieri sera a Cagliari è qualcosa che non dimenticherò facilmente. Sono andata a cena in un ristorante. Al tavolo dietro al mio, un uomo urlava a voce molto alta contro il sindaco di Cagliari. Non era uno sfogo da bar, non si trattava di una lite per una precedenza al semaforo: era un fiume di insulti e odio politico, fino a dire che “meritava di essere schiacciato come un insetto” e ancora “io lo annego in trenta centimetri d’acqua”. Per mezz’ora mi sono ritrovata quella voce nell’orecchio, carica di rabbia, rancore e disprezzo, finché non ho chiesto di abbassare i toni. Solo dopo ho scoperto chi era: un giudice. Non uno qualunque, ma consigliere della Corte d’Appello penale. E lì mi si è gelato il sangue. Perché quando chi amministra la giustizia si sente libero, in pubblico, di incitare alla violenza politica, il problema non è solo personale. È un problema enorme per la democrazia. Perché chi amministra la giustizia non rappresenta sé stesso: rappresenta lo Stato, nella sua funzione più delicata. E un giudice, rappresentante dello Stato, non può urlare odio contro un rappresentante delle istituzioni, ma comunque contro nessun cittadino, neppure in un ristorante. Ieri l’ho visto, l’ho sentito, l’ho avuto a pochi centimetri. E mi ha lasciato addosso un gelo che non dimentico. Cagliari, la Sardegna e l’Italia meritano una giustizia che sia davvero giustizia, e di giudici che siano, e mostrino di essere, del tutto imparziali”, conclude.










