Emergenza cimici a Villa Asquer a Cagliari. L’antica costruzione, in mano alla Caritas, ospita poco più di venti di bisognosi che, all’interno, hanno una stanza e anche bagni a disposizione. Ma nell’ultimo periodo la presenza degli sgraditi e pericolosi animaletti sembra essere aumentata. Uno degli ospiti della struttura, Mihai Florin Porcedda, 35 anni, vive lì da “circa due mesi. Sono entrato qui tramite i servizi sociali. Ci sono delle cimici che sono come delle zecche che ti succhiano il sangue, ti si attaccano alla pelle. Non sappiamo come fare a farci fare la disinfestazione”, racconta. “Sono ovunque, negli infissi delle finestre e negli interruttori della luce. Sono stato punto dal primo giorno in cui sono arrivato, mi lamento ma fanno orecchie da mercante. Dopo un po’ una persona si stufa, qui abbiamo anche il problema delle finestre: molte sono rotte e ci sono spifferi d’aria, e lasciamo stare i bagni”, prosegue l’uomo. “Ho avvisato del problema don Marco Lai”.
E il direttore della Caritas cagliaritana spiega di essere a conoscenza del problema e della lamentela: “Ciò che facciamo è documentato dalle fatture di pagamento che abbiamo con la ditta che si occupa delle disinfestazioni. Di più non possiamo fare, le cimici stanno purtroppo mostrando una resistenza incredibile. Lì ospitiamo le persone gratis, le cimici vengono portate dall’esterno, chi vive in strada vive situazioni ingrate. Nelle ultime tre settimane abbiamo sostituito materassi, armadi e arredi. Tutto ‘gratis et amore dei'”, ricorda don Lai. “Non facciamo i miracoli di sostituirci alle ditte che disinfestano. È sbagliato quando uno pensa che possiamo offrire di più di ciò che offriamo, non siamo bravi o cattivi ma nemmeno le cause delle cimici. Nel momento in cui ci saranno i risultati della disinfestazione il problema finirà, chi non è in grado di resistere si cerchi un altro alloggio. Più di questo non possiamo fare”.









